5 nov 2015

Capitolo 95 Gli ultimi giorni Novembre-Dicembre 1965

A partire dal Giorno del Ringraziamento, William Branham predicò quattro volte a Shreveport, in Louisiana, al Life Tabernacle, la chiesa dove Jack Moore era pastore. Giovedì sera, 25 novembre 1965, parlò della “Invisibile Unione della Sposa di Cristo”. Questo matrimonio, specificò, sta avvenendo proprio ora. Succede ogni volta che una persona sente e riceve la Parola confermata per quest’epoca. Gesù, lo Sposo, è quella Parola confermata. Paolo spiegò questo mistero in Efesini 5:25: Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante la Parola, affin di far egli stesso comparire dinanzi a sé questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcun simile, ma santa ed irreprensibile. Bill disse: “Se state con la Parola di Dio, allora siete completi, giustificati come se non aveste mai peccato dal principio. Alleluia! Parlare di un Ringraziamento. Sono più riconoscente per quello che di ogni altra cosa per quanto ne sappia. Voi siete la pura, virtuosa sposa senza peccato del Figlio del Dio vivente. Ogni uomo e ogni donna nati dallo Spirito di Dio, lavati nel sangue di Gesù Cristo, che crede ogni Parola di Dio, apparite come se non aveste mai peccato. Siete perfetti per mezzo del sangue di Gesù Cristo. Tolti fuori dalla pula e usciti al sole dove maturate con il resto del raccolto del grano. Sento l’arrivo della mietitrebbia. State andando ad un matrimonio nel cielo, state mettendo la fede nuziale dei predestinati, immeritata grazia. Dio stesso lo ha fatto. Lui vi conosceva prima della creazione del mondo, così ha infilato la fede nuziale in voi mettendo il vostro nome sul libro della Vita dell’Agnello. Che Ringraziamento! Alleluia! Lode al nostro Dio”!
Il venerdì sera egli predicò “Le opere sono la fede espressa”, dove spiegò due Scritture che a prima vista potrebbero sembrare in contraddizione tra loro. Giacomo 2:21-23 dice che Abramo è stato giustificato dalle sue opere e non solo per la fede e in Romani 4:1-8, Paolo dice che Abramo fu giustificato per la fede, e non dalle opere. Queste Scritture non si contraddicono a vicenda, sono semplicemente due facce della stessa medaglia. Giacomo stava guardando Abramo dal punto di vista dell’uomo, e Paolo lo guardava dal punto di vista di Dio.
Sabato mattina Jack Moore ospitò una colazione in un albergo locale, dopo la quale Bill predicò: “Cercando di fare un servizio a Dio senza che sia la Sua volontà”. Quella sera, di nuovo al Life Tabernacle, egli predicò: “Ho sentito ma ora io vedo”. Prese questo titolo da Giobbe 42:5. Dopo che Dio parlò con Giobbe dal turbine, Giobbe disse: “Il mio orecchio avea sentito parlar di te ma ora l'occhio mio t'ha veduto”. Bill spiegò cosa voleva dire Giobbe, e poi mostrò come questa Scrittura si applica al XX secolo, utilizzando il proprio ministero come esempio. Che storia ha usato? Poteva sceglierne una qualsiasi delle centinaia di migliaia di visioni, profezie, miracoli ed eventi soprannaturali che aveva vissuto durante i suoi 56 anni. Scelse di raccontare la sua esperienza nel 1959, quando Dio gli insegnò il significato di Marco 11:23, chi dirà a questa montagna togliti di là e gettati in mare, se davvero crede che accadrà, accadrà. Egli raccontò di quella volta che stava cacciando scoiattoli e non avendo alcun esito positivo. Dio gli disse di dire quello che voleva e ciò sarebbe avvenuto. Egli disse che voleva la quantità di scoiattoli consentita, e da nient’altro che dall’aria fredda gli scoiattoli apparvero e lui li uccise.
La domenica mattina (28 novembre 1965) egli predicò “L’unico luogo provvisto da Dio per l’adorazione” — che è, come sempre, sotto il sangue versato dell’Agnello di Dio, Gesù Cristo. Poi, nella sera di domenica egli predicò “Sulle ali di una colomba Bianca come neve”, prendendo in prestito il titolo da una canzone popolare country e western che aveva un tema religioso. Bill disse che aveva incontrato il Signore in quel sentiero al Sabino Canyon e gli diede un segno per mezzo di
130
una colomba bianca come neve. Alla fine di questo discorso cantò “Sulle ali di una colomba Bianca come neve”.
Egli cantò:
1. Noè sul diluvio molti giorni vagò,
cercando la terra con grande ansietà.
Egli era in distretta ma guardava lassù,
Dio mandò una colomba quale segno per lui.
Il coro ripeteva:
CORO: Sulle ali di una colomba bianca,
Dio mandò giù il Suo dolce amore,
un segno dall’alto, la colomba portò.
La seconda strofa diceva:
2. Gesù Salvatore venne in terra un dì,
Ei nacque in una stalla in una greppia di fieno.
Ei fu rigettato ma non da lassù,
Dio mandò una colomba quale segno per lui.
Egli aggiunse una terza strofa che si applicava particolarmente a lui.
3. Benché qui ho sofferto in molte maniere,
invocando guarigione sia la notte che il dì.
Ma mio Padre dal cielo la mia fede guardò,
Dio mandò una colomba quale segno per me.
Dopo questo canto seguì una linea di preghiera al vecchio stile. Jack Moore più tardi disse che di tutti i meeting che aveva condiviso con William Branham, nessuno sosteneva il confronto dello spirito di amore, di fede e di adorazione che scorreva quella sera al Life Tabernacle.
Durante la prima settimana di dicembre, Bill fece un rapido viaggio di predicazione nella California meridionale. La sua prima tappa fu a Yuma, una città nell’angolo sud-ovest dell’Arizona, vicino alla California e nei pressi della frontiera messicana. Sabato sera, 4 dicembre 1965, parlò al banchetto degli Imprenditori del pieno Vangelo presso il Ramada Inn. Il suo tema fu: “Il Rapimento”, che è la segreta dipartita della sposa di Cristo prima del periodo della grande tribolazione. Lesse la prima epistola di Tessalonicesi 4: 13-17: Or, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. Poiché, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati, Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui. Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore.
Tra i molti argomenti, forse il più significativo è la sua spiegazione del grido, della voce di arcangelo e della tromba di Dio. Egli disse: “La prima cosa che si sente è un grido, un messaggio da
131
un messaggero che prepara la gente. La seconda cosa che si sente è la voce della risurrezione — la stessa voce che chiamò Lazzaro dal sepolcro in Giovanni 11:38 - 44. La terza cosa che si sente è una tromba che chiama il popolo alla cena dell’Agnello nel cielo con la Sua sposa (ricordate il tipo nel Vecchio Testamento — una tromba chiamava sempre gli ebrei alla loro festa delle Trombe.) Vedete, la prima cosa che esce è il Suo messaggio, che chiama la sposa insieme. Il passo successivo è una resurrezione della sposa che dorme, quei credenti che sono morti in altre epoche. Sono presi tutti insieme e la tromba li chiama alla festa in cielo. Ora siamo proprio lì, pronti. L’unica cosa rimasta è la chiesa che esce e deve mettersi al sole per maturare. La grande mietitrebbia verrà tra poco. La paglia sarà bruciata, ma il grano sarà raccolto nel granaio”.
“Vi dico questo perché è la vita, perché io sono responsabile davanti a Dio per dirlo. Devo dirlo. Il mio ministero di guarigione per fede serviva solo per attirare l’attenzione della gente. Ho sempre saputo che il messaggio sarebbe arrivato, ed eccolo qui. Quei 7 sigilli sono stati aperti e quei misteri sono stati rivelati”.
“Un giorno, quando ho iniziato a predicare sulle 7 epoche della chiesa, chiamai Jack Moore, che è un grande teologo. Gli dissi, ‘Jack, chi è questa Persona in Apocalisse al capitolo 1, Il quale è come il Figlio dell’uomo, che sta là con i capelli bianchi come lana’. Io dissi: ‘Gesù era un uomo giovane. Come avrebbe potuto avere i capelli bianchi come lana? ‘Jack disse: ‘Fratello Branham, quello era il Suo corpo glorificato’. Questo non mi suonava vero. Quando andai nella mia stanza e cominciai a pregare, Dio mi spiegò quello che realmente era. Vedete, ho sempre predicato che Gesù era la Divinità, non solo un uomo. Egli era Dio manifestato nella carne — l’attributo dell’amore di Dio disceso e reso visibile qui sulla terra. Gesù era l’amore di Dio che costruì un corpo nel quale visse Geova stesso. Era la pienezza della Deità. Ciò che Dio era, Egli lo manifestò attraverso quel corpo. Quel corpo dovette morire così da poter lavare la sposa con il Suo sangue. Non solo la Sua sposa è lavata e perdonata, lei è anche giustificata. Agli occhi di Dio lei non ha mai peccato. Lei è lì sposata con il Virtuoso Figlio di Dio. Lei era predestinata. Era intrappolata in questo mondo di peccato, ma quando sentì la verità, lei uscì e il sangue dell’Agnello di Dio l’ha purificata. In seguito, sta lì virtuosa — senza nessun peccato su di lei. Perciò, il messaggio raduna la sposa insieme. Questo è il grido”.
La domenica sera predicò in una chiesa delle Assemblee di Dio a Rialto, California, a 80 km a est di Los Angeles. Denominò il suo sermone “Cose che avverranno”, e disse che avrebbe continuato da dove aveva lasciato la sera precedente a Yuma. Prese il suo testo biblico in Giovanni 14:1-7, “Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l'avrei detto; io vo a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e v'avrò preparato un luogo, tornerò, e v'accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi; e del dove io vo sapete anche la via. Toma gli disse: Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo saper la via? Gesù gli disse: Io son la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se m'aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete veduto”.
Bill fece notare come questo testo veniva spesso usato per i funerali. A posteriori, questo sermone sembrava come se lo avesse predicato per il suo servizio funebre — non in un triste modo riflessivo, ma con gioia, non vedendo l’ora di cose migliori a venire. Parlò delle dimore che Gesù sta preparando per ogni cristiano, spiegò che le dimore sono in realtà un nuovo corpo per il credente. Parlò della fiducia che possiamo avere in questa promessa che Gesù fece, perché attraverso molti segni e prodigi Gesù dimostrò che Egli era Geova manifestato nella carne. La vita è incerta; la morte sta davanti a ciascuno di noi. Non sappiamo il giorno né l’ora che potremmo morire, solo che è inevitabile per tutti. Bill evidenziò come Gesù Cristo è la Parola e spiegò come la sposa deve essere posizionalmente collocata nella Parola per la sua ora. Bill disse: “Se siamo quegli attributi di Dio, non possiamo vivere di credi o denominazionalismi, dobbiamo vivere secondo la Parola. La sposa di Cristo è una parte dello Sposo come ogni moglie è una parte del marito, quindi, dobbiamo essere una Parola-sposa. Che cosa è una Parola-sposa? È la manifestazione di quest’ora. La sposa non è un credo o una denominazione, ma un attributo vivente di Dio. “Asserì di come i
132
cristiani hanno cambiato il loro concetto del cielo negli ultimi 50 anni e concluse il suo discorso raccontando la sua esperienza al di là della cortina del tempo, quando Dio gli diede un assaggio del paradiso nella sesta dimensione.
La sera seguente in un banchetto FGBM a San Bernardino, Bill predicò “Eventi moderni chiariti dalla Profezia”. Prese il suo testo da Luca 24: 13-35. Dopo che Gesù risuscitò dai morti, camminava con due uomini verso la cittadina di Emmaus. In un primo momento i due non lo avevano riconosciuto, e così Gli dissero ciò che sapevano su Gesù di Nazareth e la Sua crocifissione di pochi giorni prima. Gesù disse loro: “O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non bisognava egli che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua gloria? E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano”.
Bill rammentò alcune delle Scritture alle quali Gesù può esserSi riferito quel pomeriggio sulla strada di Emmaus:
Salmo 16:10-È stato resuscitato dai morti.
Salmo 22:01-18-Gridò sulla croce: “Dio Mio, perché Mi hai abbandonato”;
Salmo 22: 7-8-È stato preso in giro dai suoi nemici
Salmo 22:16-È stato adempiuto “Hanno forato le Mie mani ei Miei piedi”.
Salmo 22:18-È stato adempiuto anche “Spartiscon fra loro i Miei vestimenti”.
Salmo 35:11-È stato accusato da falsi testimoni.
Salmo 41:9-È stato tradito dai suoi amici.
Isaia 7:14, La vergine concepirà.
Isaia 9:6-Poiché un fanciullo ci è nato, e così via.
Isaia 50:6-È stato flagellato.
Isaia 53:7-Ha taciuto davanti ai suoi accusatori
In Isaia 53:9-Fu sepolto con i fratelli ricchi.
Isaia 53:12-È morto con i criminali.
Zaccaria 11:12-È stato venduto per trenta monete d’argento.
Zaccaria 13:7-È stato abbandonato dai suoi discepoli.
Malachia 3-Giovanni Battista fu suo precursore.
Inoltre, considerando tutti i tipi che Gesù avrebbe potuto riferirsi in tutto il Vecchio Testamento — come Genesi 22, dove Abramo portò suo figlio Isacco in cima ad una montagna con l’intenzione di sacrificarlo per soddisfare il comando di Dio.
L’argomento di Bill era questo: Gesù usò le Scritture per spiegare i più importanti eventi di quel giorno. Allo stesso modo, i cristiani possono capire gli eventi più importanti di oggi, collegandoli con il significato delle profezie delle Scritture per questo giorno. Bill alludeva al suo ministero, ma non ebbe tempo in questo banchetto per elencare tutte le Scritture che vi si applicavano. Egli disse: “Guardate a Lui. Gesù indirizzò loro alla Parola di Dio. Egli non disse mai: ‘Non Mi conoscete? Io sono il Messia che è risorto. ‘Non disse ciò. Diede loro le Scritture e loro dovevano giudicare da sé stessi. Giovanni Battista fece la stessa cosa. Ora gente, non andate a dormire, giudicate da voi stessi”.
Con il primo di novembre 1965, Pearry Green aveva individuato un edificio libero di una chiesa vicino al centro di Tucson. Per la metà del mese l’aveva affittato, ripulito e aperto le porte. Lo chiamò Tucson Tabernacle. La prima volta che William Branham parlò al Tucson Tabernacolo fu la domenica, 21 novembre 1965. Chiese a Pearry Green se poteva avere cinque minuti per dire a tutti quanto era contento di avere finalmente una chiesa a Tucson che poteva frequentare regolarmente. L’ultima volta che parlò al Tucson Tabernacolo fu la domenica sera, 12 dicembre 1965. Dopo il sermone di Pearry Green, Bill parlò per 30 minuti circa l’importanza di prendere la
133
comunione, (cioè, la Cena del Signore). Egli disse: “Ci sono tre cose fisiche che ci restano da fare — il battesimo in acqua, la Cena del Signore e il lavaggio dei piedi. Questi sono ordini divini. Dobbiamo fare queste tre cose come simboli”. Il suo sermone “Comunione” fu il suo ultimo messaggio registrato. Quando finì il suo sermone, chiese al Signore di benedire il vino e il pane e poi servì la comunione a diverse centinaia di persone venute in chiesa quella sera. Dopo che tutti gli altri furono serviti, prese un bicchiere di vino dal vassoio, lo sollevò davanti all’assemblea e disse (citando Gesù), “Io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò di nuovo nel regno di Dio”.
Il giorno dopo Bill portò Pearry Green a vedere la sua nuova stanza ufficio. Quando arrivarono alla nuova casa di Bill, Pearry notò una ruota di carro rotta che decorava il cortile vicino al vialetto. La ruota aveva i raggi di legno e un bordo metallico teneva premuto insieme il contorno di legno. I pionieri e primi coloni dell’Arizona usavano questo tipo di ruota sui loro carri. Quando Pearry chiese della ruota rotta di carro, Bill gli spiegò che si trattava di un ricordo della sua prima famiglia. Dopo che Hope e Sharon Rose erano morte, fece un sogno in cui incontrò Sharon Rose nel West, vicina ad un carro con una ruota rotta. Naturalmente, era solo una bambina quando morì, ma nel sogno era una giovane donna. Lei lo salutò e gli indicò la via verso il Paradiso, dove Hope lo stava aspettando.
Bill e Pearry entrarono nella sua stanza-ufficio attraverso una porta sul lato est della stanza. I pannelli di legno della porta erano decorati con figure di animali selvatici intagliati a mano. La scultura più sensazionale mostrava un grande leone africano. La stanza aveva pannelli di legno su tre pareti, travi in legno sul soffitto, e piastrelle in roccia d’ardesia sul pavimento, davano alla stanza un’atmosfera rustica e maschile. Grandi finestre panoramiche abbellivano le pareti nord, dando alla stanza una splendida vista delle montagne Catalina. Un imponente caminetto in pietra era stato posto nell’angolo sud-ovest della stanza. Un murale di un canyon era dipinto sulla parete occidentale. Mostrava i pendii rossastri che si affacciavano su un corso d’acqua che scorreva tra le rocce rossastre. Un cervo e una cerva su un crinale, guardavano il torrente che scorreva nell’angolo nord-ovest della stanza. Il corso d’acqua dipinto incontrava un vero flusso di acqua circolante che a cascata terminava su alcune rocce in una pozza poco profonda.
La stanza era piena di fucili, pistole, trofei di caccia e ricordi dei suoi viaggi. Le pareti abbondavano di teste imbalsamate di animali che aveva ucciso nei diversi viaggi di caccia: cervi, antilopi, alci, caribù, una capra di montagna, un ariete, e tre cinghiali Javelina. Il caribù era quello a cui aveva sparato nella British Columbia nel settembre del 1961, quello che Dio gli aveva mostrato che avrebbe le corna lunghe 106 cm. Sul pavimento di fronte al camino c’era un tappeto ricavato dal pellame dell’orso grizzly argentato che egli aveva ucciso nella stessa battuta di caccia. Accanto all’orso giaceva un tappeto ricavato da un leopardo africano, un dono di Sidney Jackson. Montata su una placca da parete c’era la trota da record-mondiale che aveva preso nel fiume del non ritorno nell’Idaho. Su un tavolo lucido di sequoia c’era un’aquila d’oro con ali spiegate, pronta per il volo. In un angolo vicino alla finestra, una lince rossa imbalsamata ringhiava a uno scoiattolo, mentre una colomba bianca come neve guardava dall’alto. Quando il tassidermista finì di lavorare sul leone di montagna che aveva ucciso in gennaio, Bill volle metterlo nella pozza in un angolo in modo che sembrasse che il leone fosse appena giunto per bere un po’ d’acqua.
Naturalmente la stanza-studio aveva una scrivania con un paio di dozzine di concordanze bibliche allineate. La scrivania e i libri erano per l’uomo di studio. L’orso-tappeto era per l’uomo di preghiera. Il murale e le finestre erano per l’uomo di visione. I fucili ed i trofei erano per l’uomo del deserto.
Non appena Giuseppe e Sara finirono la scuola per la pausa natalizia, Meda impacchettò gli abiti nelle valigie e Bill le caricò nel retro della sua station wagon Ford 1964. Bill prevedeva di trascorrere le feste di Natale e Capodanno a Jeffersonville. Essendo cresciuto in quel clima del nord, c’era qualcosa nel trascorrere un innevato Natale con la famiglia e gli amici, ciò scaldava il cuore e rinvigoriva il suo spirito. Aveva scritto i suoi appunti per un messaggio che pensava di dare al
134
Tabernacolo Branham la Domenica, 26 dicembre — un sermone che aveva in mente di chiamare, “Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato”. Dopo Capodanno avrebbe dovuto riportare i suoi figli a Tucson per la scuola, ma più tardi a gennaio pensava di tornare a Jeffersonville e tenere una riunione speciale al Tabernacolo Branham. Egli voleva insegnare “La traccia del Serpente”. Egli stimò che gli sarebbero volute circa quattro ore per delineare la traccia del serpente attraverso la Bibbia, cominciando con la bestia nel Giardino dell’Eden e seguendo i geni di Caino fino alla bestia nel libro di Apocalisse.
Bill, Meda, Sara e Giuseppe partirono da Tucson nella mattinata di Sabato 18 dicembre, esattamente una settimana prima di Natale. (Rebecca rimase a Tucson.) Bill si diresse a est sull’autostrada 10 verso il New Mexico. Billy Paul seguiva nella sua auto, insieme a sua moglie, Joyce, e i loro due figli piccoli. Verso le sei di quella sera, le due famiglie si fermarono a mangiare al ristorante Denny a Clovis, Nuovo Messico, a pochi chilometri dal confine con il Texas. Quando uscirono dal ristorante, Bill chiese a Giuseppe di andare con Billy Paul nell’altra macchina.
Bill mise in moto la sua station wagon e si diresse verso l’autostrada. Meda era seduta sul sedile anteriore accanto alla porta laterale destra. Sara si sdraiò sul sedile posteriore e si addormentò. Vicino al confine di Stato nel Nuovo Messico c’è una città chiamata Texaco. Sul lato orientale di Texaco avrebbe dovuto girare a sinistra per arrivare sull’autostrada che li avrebbe portati a nord-est di Amarillo, Texas. Bill sorpassò questo svincolo senza accorgersi, quindi all’incrocio successivo girò la sua station wagon a U e tornò allo svincolo autostradale e fece la svolta corretta. Ben presto raggiunse Billy Paul che aveva fatto la svolta giusta e si era fermato al lato della strada ad aspettarlo.
Quando Billy Paul vide la station wagon del padre nel suo specchietto retrovisore, girò il volante a sinistra, schiacciò il pedale dell’acceleratore e partì per primo. Il crepuscolo gettava la sua ombra lunga sulle due corsie. L’oscurità si stava avvicinando rapidamente. Billy Paul accese le luci dell’auto. La prossima città sul loro percorso era Friona, Texas. A circa tre miglia da Friona, Billy Paul raggiunse una macchina più lenta che procedeva nella sua corsia e poi la sorpassò. Come sorpassò la macchina più lenta, notò un solo faro che si avvicinava dall’orizzonte. In un primo momento pensò che fosse una moto in arrivo. Quasi troppo tardi si rese conto che era una vettura con il faro al lato del conducente non funzionante e procedeva al centro della strada. Sterzando a destra, Billy Paul sbandò sul margine della strada e finì dentro una fossa poco profonda, mancando di poco la sua stessa distruzione. La vettura colpevole lo sorpassò di corsa senza sbandare, sebbene l’autista fosse ubriaco e ignaro del pericolo. Come Billy Paul si ridispose di nuovo sull’autostrada, guardò nello specchietto retrovisore per vedere se la macchina che aveva appena passato fosse sfuggita indenne. Vide l’incidente, lo sentì debolmente ed ebbe come una sensazione spiacevole nella sua anima. Sapendo che il padre si sarebbe fermato per aiutare le vittime, Billy Paul girò la macchina e tornò indietro al luogo dello schianto. Quando i fari illuminarono i rottami, fu scioccato nel vedere che la station wagon Ford di suo padre si era scontrata con una Chevrolet 1959.
Billy Paul si fermò sulla corsia di emergenza opposta della strada. Egli disse ai bambini di rimanere in macchina, e poi lui e Joyce corsero dall’altra parte della strada verso i rottami. I cofani di entrambe le vetture si erano incastrati e i parafanghi in metallo si erano accartocciati. Billy Paul restò inorridito nel vedere suo padre disteso a faccia in giù sul cofano della sua auto. L’impatto lo aveva gettato in avanti in modo così violento che ruppe il volante mentre il suo corpo fu scagliato attraverso il parabrezza. Ora il suo gomito sinistro era stretto nella porta, e una delle sue gambe era attorcigliata intorno al piantone dello sterzo.
Disperatamente, Billy Paul gridò: “Papà, parla”!
Bill borbottò: “Io non”.
“Meda è morta”! Urlò Joyce dall’altro lato della vettura.
Meda era accartocciata in un mucchio sgraziato sul pavimento sotto il cruscotto. Billy Paul corse attorno alla station wagon e afferrò il polso della sua matrigna, per sentire il battito. Non sentì nessun battito. Tornò di corsa al lato del conducente del rottame e parlò a suo padre, questa volta senza ricevere risposta.
135
Giuseppe urlò dalla macchina parcheggiata dall’altro lato dell’autostrada. Bill alzò un po’ la testa e chiese: “Cos’è stato”?
“È Giuseppe, ma è tutto a posto. Papà, sembra che la mamma sia morta”.
“Dove si trova”? chiese Bill.
“È sul fondo della macchina”.
“Metti la sua mano nella mia”. Lentamente, dolorosamente, Bill spinse la mano destra nella macchina e la stese verso il lato del passeggero. Billy Paul sollevò la mano inerte di Meda e la mise nella mano di suo padre. Bill pregò: “Oh Dio, non lasciare morire la mamma. Lasciala qui con noi”. Billy Paul provò di nuovo il polso di Meda, e questa volta lo sentì — debole, ma c’era.
Ormai altre auto si erano fermate e altre persone si offrivano di aiutare. Qualcuno andò a Friona ad avvisare dell’incidente la pattuglia dello Stato. Auto della polizia, ambulanze e carri attrezzi confluirono sulla scena. I paramedici caricarono Meda e Sara in una delle ambulanze e in fretta e furia andarono al più vicino ospedale. La seconda ambulanza portò via entrambi i giovani che erano sul sedile posteriore della Chevrolet demolita. Non c’era fretta di spostare i due giovani sul sedile anteriore. Erano morti. Probabilmente morirono al momento dell’impatto. L’alcool aveva reclamato altre due vittime.
William Branham presentava un problema. Era incastrato così malamente tra i rottami che si sarebbe dovuto rischiare di ferirlo per tirarlo fuori vivo. Billy Paul si offrì volontario. Mentre i due carri attrezzi tiravano l’auto nel senso della lunghezza, Billy Paul scivolò dentro, sul sedile anteriore e liberò la gamba di suo padre dal piantone dello sterzo. Poi scalciò la porta dal lato del guidatore verso l’esterno e aiutò i paramedici a districare suo padre. L’intero processo durò 45 angoscianti minuti.
Appena arrivato in ospedale, Billy Paul iniziò la sua veglia al telefono, contattando famigliari e amici — tanti amici. La notizia dell’incidente si diffuse rapidamente, il telefono nella sala d’attesa squillò tutta la notte. Non aveva molto da raccontare agli ansiosi interpellanti. Alle 8 del mattino seguente, Pearry Green entrò nella stanza, prese il telefono dalla mano stanca di Billy Paul e lo accompagnò verso un divano, dove subito si addormentò.
Pearry Green iniziò rispondendo al telefono per Billy Paul. Ben presto ebbe qualche notizia concreta da segnalare. Un’infermiera gli disse che William Branham era appena uscito da un intervento chirurgico e le sue condizioni erano ancora critiche. L’infermiera chiese se voleva vederlo. Pearry Green propose di svegliare Billy Paul, ma l’infermiera pensò fosse meglio lasciarlo dormire.
Pearry entrò nel reparto di terapia intensiva, fermandosi prima al letto di Meda. Sembrava essere incosciente e non gli rispose. Il suo viso era terribilmente gonfio. Sara Branham non era nel reparto di terapia intensiva, così Pearry andò accanto al letto di Bill. Il braccio e la gamba sinistra di Bill erano tesi in trazione e respirava attraverso un tubo nella trachea. Pearry disse: “Fratello Branham, se puoi pronuncia una parola”...
Bill non rispose. Dolcemente Pearry cantò “Sulle ali di una colomba Bianca come neve.” Verso la fine della canzone, Bill aprì gli occhi e sorrise debolmente. Pearry disse: “Fratello Branham, ieri sera ho visto la luna come una mezza luna di luce con una lacrima di sangue rossa in basso. Non ho mai visto niente di simile prima”.
Quando sentì parlare di questo segno nel cielo, Bill cercò di sedersi e di dire qualcosa, ma le sue parole si persero nel tubo nella trachea. L’infermiera venne e disse: “Signor Green, i suoi cinque minuti sono finiti”.
Nei tre giorni seguenti in più persone parteciparono alla veglia in sala d’attesa. Il martedì i medici dissero a Billy Paul che le pupille negli occhi di suo padre si erano gonfiate, indicando una commozione cerebrale. I medici proposero di operarlo per attenuare la pressione all’interno del cranio. Dopo aver pregato con i 65 uomini che erano venuti a offrire il loro sostegno, Billy Paul firmò i documenti per il permesso. L’operazione fece quello che i medici speravano che avrebbe fatto, ma William Branham rimase incosciente. Mercoledì, giovedì e venerdì passarono senza alcun miglioramento delle sue condizioni. Gli uomini in sala d’attesa si erano alternati a rispondere al
136
telefono. Pearry Green si offrì volontario per la mattina presto per il turno dalle 3 alle 6 del mattino. Il venerdì mattina alle 4:37, l’infermiera disse a Pearry che William Branham aveva smesso di respirare da solo, così lei lo aveva collegato ad una macchina per la respirazione. La giornata passò — una giornata fredda e ventosa al di fuori, e un giorno triste e malinconico in sala d’attesa. Verso le 4.30 del pomeriggio Billy Paul andò al bar a mangiare. Pearry Green sedeva solo nella sala d’attesa. Un’infermiera uscì dalla terapia intensiva con le lacrime agli occhi. “Signor Green, vuole vedere il signor Branham? Il dottor Hines vuole vederla”.
“È morto”? Chiese Pearry.
Lei annuì e si voltò. Pearry trovò Billy Paul e gli diede la notizia. Insieme andarono in ufficio del dottor Hines. Il quale disse: “Signor Branham, mi dispiace informarla che suo padre è deceduto alle 4:37 pm”.
Era la vigilia di Natale. Billy Paul disse: “Pearry, porta a casa papà”.
Il funerale si tenne a Louisville il 29 dicembre 1965. Meda e Sara si erano riprese abbastanza dalle lesioni da potere essere presenti. Diverse migliaia di persone parteciparono al funerale. Dal momento che tutti non potevano stare all’interno del Tabernacolo Branham in una sola volta, centinaia di persone ascoltarono il servizio sulla loro autoradio. Come il funerale finì, ci volle più di un’ora affinché tutti sfilassero davanti alla bara per vedere il suo corpo per un’ultima volta.
Billy Paul voleva che fosse la sua matrigna a decidere se seppellire il marito in Jeffersonville o in Tucson. Poiché lei era stata colpita da una commozione cerebrale, passarono due mesi prima che potesse decidere. L’11 aprile 1966, William Branham fu sepolto nel cimitero est all’angolo delle strade 8ª e Graham Street a Jeffersonville, Indiana, appena ad un isolato di distanza dal Tabernacolo Branham. Più tardi, una piramide a forma di monumento fu posta sopra la sua tomba. In cima a questa piramide di 1 metro e mezzo di altezza, un’aquila in bronzo si erge con le sue ali sollevate e i suoi artigli aperti come se fosse in picchiata dal cielo. Due Scritture furono incise sul lato della piramide. Malachia 4:5 affiancato da Apocalisse 10:07.
Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell'Eterno, giorno grande e spaventevole.
* Ma che nei giorni della voce del settimo angelo, quand'egli sonerebbe, si compirebbe il mistero di Dio, secondo ch'Egli ha annunziato ai suoi servitori, i profeti.
Se William Branham fosse stato solo un grande evangelista con un ulteriore ministero di guarigione per fede, la sua storia sarebbe finita alla vigilia di Natale nel 1965. Le generazioni future avrebbero letto con curiosità e fascino la storia della sua vita, nel modo in cui leggiamo dei grandi evangelisti del secolo passato. Le persone sono ispirate, quando leggono le biografie di uomini come Charles Finney, Charles Spurgeon, Dwight Moody, e Smith Wigglesworth, ma poche persone oggi studiano i sermoni predicati da questi uomini. William Branham è diverso. Era più di un semplice grande evangelista, la sua influenza va oltre alla semplice ispirazione. Quando, nel 1956 cambiò, e al posto della guarigione divina, mise più enfasi per l’insegnamento di una vasta gamma di dottrine della Bibbia, la sua decisione ebbe conseguenze di vasta portata.
Dopo la sua morte, i sermoni registrati di William Branham continuarono ad essere spediti dal Tabernacolo Branham a tutti coloro che ne facevano richiesta. Nel marzo del 1966, Roy Borders cominciò a stampare gli opuscoli dei sermoni di William Branham e a spedirli da Tucson. Chiamò la sua attività: Pubblicazioni Spoken Word (La Parola parlata ). Le richieste di questi sermoni stampati crebbero costantemente di anno in anno. Nel 1967 Roy Borders stampò in un unico volume i dieci sermoni sui 7 sigilli di William Branham. poiché William Branham non poteva editare questi sermoni come aveva fatto con le 7 epoche della chiesa, Roy Borders stampò i 7 sigilli alla lettera. Questo li ha resi un po’ più difficili da leggere, ma è reso facile per le persone che seguono nel libro mentre ascoltano le registrazioni su nastro.
137
Nel 1969 Roy Border trasferì la sua attività di stampa a Jeffersonville e l’abbinò con il ministero di duplicazione dei nastri del Tabernacolo Branham sotto il nome: Voice of God Recordings, Inc.
Con l’alba del nuovo millennio, milioni di copie dei sermoni di William Branham sono state distribuite ogni anno in formato audio, digitale e cartaceo. Non tutte le copie di questi sermoni sono uscite da Jeffersonville. Alcune provengono da diverse città degli Stati Uniti, Canada, Sud America, Europa, Africa, India ed Estremo Oriente. Ogni anno sempre più sermoni di William Branham sono in corso di traduzione dall’inglese in decine di altre lingue. Mezzo secolo dopo che William Branham spostò la sua enfasi sull’insegnamento, milioni di persone in tutto il mondo stanno ancora beneficiando della sua intuizione nelle verità bibliche.
Il ministero di William Branham è stato l’unico nella storia moderna. Egli non ha preso in prestito dal passato, o copiato dai suoi contemporanei; egli tracciò una nuova pista — o meglio, rischiarò un percorso molto vecchio che si era ricoperto di folta vegetazione e aggrovigliato con i rami delle tradizioni ed erano rimaste solo tracce di esso. Ora che il percorso è di nuovo visibile, esso rimane per gli uomini e le donne con meno doni, ma non meno chiamate a seguire le sue orme — non a fare quello che egli fece, ma ad andare dove egli ha indirizzato ... nella presenza di Dio.