5 nov 2015

Capitolo 81 Al di là della cortina del tempo 1960

TRA IL 28 FEBBRAIO E IL 13 MARZO 1960, William Branham predicò quattordici sermoni a Phoenix, Arizona. Il Martedì sera, 8 marzo, predicò un sermone che intitolò: “Il discernimento dello Spirito”. A motivo della crescente resistenza al suo ministero volle rendere i suoi motivi perfettamente chiari a tutti. Egli notò che Giovanni comandò ai cristiani di provare gli spiriti per vedere se fossero o no da Dio. Bill esortava i cristiani a discernere lo spirito di ogni ministro guardando i suoi obiettivi. Che cosa stava cercando di realizzare? Stava cercando di attirare l’attenzione su se stesso e quindi glorificare se stesso? Stava cercando di costruire una propria organizzazione? Desiderava che fossero tutti gli altri ad uscire dal quadro in modo che lui e il suo gruppo fossero il quadro? Questo è lo spirito sbagliato.
Gesù non glorificò Se stesso, ma diede tutta la gloria a Suo Padre. Un vero ministro utilizza sempre il suo dono per edificare il corpo di Cristo e in questo modo egli glorifica Dio. Un vero ministro non cercherà mai di dividere le persone, ma cercherà sempre di unirle – non in una denominazione, ma in un’unità di spirito. Un vero profeta (un profeta del Nuovo Testamento è un predicatore), non indicherà se stesso alle persone ma indicherà il Calvario.
Bill disse: “Non separare le persone dalla comunione fraterna perché non appartiene al tuo gruppo. Discerni il suo spirito. Se sta lavorando per lo stesso tuo scopo, allora abbi comunione. Stai lavorando per una grande causa – la causa di Cristo”.
Mosè era un vero profeta, perché il suo unico motivo era quello di realizzare qualcosa per il regno di Dio. Egli abbandonò la ricchezza e la fama che aveva in Egitto, in modo di poter aiutare il popolo di Dio ad adempiere il loro destino. Confrontate Mosè con il falso profeta Balaam. Balaam aveva un vero e proprio dono profetico, ma voleva utilizzarlo per ottenere ricchezze e diventare famoso. Bill disse: “Se vedete una persona con un grande dono che sta cercando di fare qualcosa per glorificare se stesso, il vostro discernimento dello spirito vi dirà che è sbagliato”.
“Quando un uomo è unto dallo Spirito di Dio, egli agisce come Dio e l’azione di Dio non è mai quella di separarci. L’azione di Dio è quella di riunirci, perché noi siamo uno in Cristo Gesù. Lo scopo di Dio è di unirci. Amatevi gli uni gli altri. Un vero profeta, un vero maestro, cercherà di portare la Chiesa a un’unità di spirito, in modo che la gente possa riconoscere Dio. Possiamo noi avere il discernimento dello spirito, per discernere lo spirito che è nell’uomo, per vedere se è lo Spirito di Dio o no”!
Da Phoenix, Bill andò a Tulsa, Oklahoma. A partire dal sabato, 26 marzo, predicò nove volte in nove giornate e finì a Tulsa la domenica mattina, 3 aprile, con un sermone chiamato: “Come L’aquila incita la sua nidiata”. Egli spiegò come una madre aquila rende confortabile il suo nido con pelami per i suoi aquilotti. Quando è il momento per loro di imparare a volare, essa toglie la pelliccia e il nido diventa scomodo. Allo stesso modo, Dio a volte rende la vita disagevole per i suoi figli perché Egli vuole insegnare loro qualcosa di nuovo per passare ad un livello superiore.
Domenica pomeriggio ricevette un messaggio dal suo vecchio conoscente, Oral Roberts, che viveva a Tulsa. Roberts era caduto e si era ferito ad una gamba e voleva che Bill andasse a casa sua a pregare per lui. Quando Bill arrivò alla grande e bella casa di Roberts, lo trovò nel letto, con il ginocchio gonfio che gli faceva così male che non poteva piegarlo. Mentre Bill stava pregando Gesù che lo guarisse, i vasi sanguigni del ginocchio di Roberts formarono una V e il gonfiore calò. In pochi minuti, Oral Roberts fu in grado di alzarsi dal letto e camminare con Bill fino alla porta d’ingresso.
Mentre si stavano salutando, Roberts chiese: “Non hai ancora visto il mio nuovo edificio degli uffici”?
“No, fratello Roberts. Questa mattina devo andare a visitare Tommy Osborn. Farò una visita veloce e dopo verrò da te”.
“Bene. Rimarrai colpito. Ricorda che hai un ruolo nella costruzione della mia organizzazione. Mi hai ispirato quando ero giovane e avevo appena iniziato il mio ministero”.
Lunedì visitò la sede dell’organizzazione mondiale missionaria di Tommy Osborn. Bill parlò durante il loro servizio della mattina, dove il personale degli uffici si riuniva per il culto e la preghiera prima di iniziare il proprio lavoro quotidiano. Poi Tommy Osborn gli fece visitare l’edificio. Una mappa
107
del mondo copriva una parete dell’ufficio di Osborn. Centinaia di spilli puntati nella mappa indicavano i punti in cui Osborn sosteneva i missionari cristiani. Egli disse: “Fratello Branham, io sono solo uno dei tuoi scolari. Sei colui che mi mandò a fare questo”. Poi diede a Bill un ricordo – una statuetta di un nativo africano con un blocco di legno nella sua bocca. Osborn disse: “Pensa quante migliaia di persone abbiamo liberato da questo”.
In seguito, Bill andò al nuovo edificio degli uffici di Oral Roberts che copriva quasi un isolato della città, il cui costo della costruzione fu di parecchi milioni di dollari. Il signor Fisher portò Bill a visitarlo. Entrarono attraverso delle porte di vetro in un atrio rivestito con marmo importato. Specchi e sculture d’arte decoravano la stanza. Anche il soffitto era un lavoro d’arte, composto di fili di alluminio intrecciati. Questo era solo l’inizio delle meraviglie. Bill vide lo studio di registrazione nel quale Roberts produceva i suoi programmi radiofonici e televisivi e stampava la sua rivista mensile: “Le Acque della Guarigione” e molti uffici pieni di dirigenti, contabili, segretarie, impiegati e centinaia di elaboratori elettronici IBM. Finito il giro, mentre stavano tornando nell’atrio, un poliziotto lo mise in guardia: “Signor Branham, avrà delle difficoltà per uscire di qui. Ci devono essere almeno 50 persone che vi aspettano alla porta d’ingresso”.
“C’è un’altra via d’uscita”? Chiese Bill.
“Sì”, disse il signor Fisher. “Tornate indietro, lungo il corridoio c’è una porta con scritto ‘Uscita’. Fuori c’è il parcheggio degli impiegati. Se mi da le chiavi dell’auto, girerò intorno e verrò a prenderla”.
Seguendo tali indicazioni, Bill fu presto fuori, ammirando l’architettura esterna, e ringraziando Dio per tutto ciò che quest’uomo aveva raggiunto. Era gratificante pensare che egli una volta avesse ispirato Oral Roberts.
Poi, come il movimento di un pendolo a ritroso, le sue emozioni oscillarono nell’altra direzione. Fra cinque giorni avrebbe compiuto 51 anni. Che cosa aveva compiuto di durevole significato? Dal 1933 egli aveva predicato direttamente a milioni di persone in tutto il mondo, viste migliaia di visioni, pregato per centinaia di migliaia di persone e viste centinaia di migliaia di guarigioni e miracoli. Che cosa potrebbe comprovarlo sulla terra? Quando confrontò i risultati del ministero di Tommy Osborn e Oral Roberts al suo ministero, questi scolari sembravano oscurare quello del loro insegnante. Egli si sarebbe vergognato di mostrare a Osborn e Roberts il suo edificio degli uffici – una vecchia roulotte dove una segretaria part-time rispondeva alla sua posta su una macchina da scrivere manuale di seconda mano. Per quanto riguardava la sua posizione finanziaria, proprio ora il suo conto in banca era in rosso di 150 $.
“Caro Dio”, pensò, tristemente, “Penso che non Ti puoi fidare di me per i soldi e la responsabilità, come fai con questi altri fratelli”.
Proprio in quel momento, chiaramente come non aveva mai sentito alcun suono nella sua vita, Bill sentì una voce dire: “IO SONO la tua parte”.
Il pendolo fermò il movimento della sua malinconia a metà arco, oscillando nuovamente verso la pace e la gioia. Bill disse: “Grazie, Signore. Sono felice di avere Te come mia porzione”. Il signor Fisher spuntò da dietro l’angolo dell’edificio con la macchina. Bill pensò “Alla fine della mia strada, dopo aver predicato il mio ultimo sermone e pregato la mia ultima preghiera, forse Dio mi darà una piccola parte di Se stesso lassù, dall’altra parte”. Questo era il pensiero più gratificante di tutto.
Bill si diresse a casa, pensando ai tre meeting che aveva programmato nel Kentucky nel corso dei prossimi dieci giorni. Dopo che tre dei suoi amici del Kentucky gli avevano chiesto di predicare una sera nelle loro città, Bill aveva sentito un debole dissenso nel suo cuore, come se lo Spirito Santo gli stesse dicendo di no, ma comunque egli disse di sì. Ogni amico affittò prontamente il proprio locale edificio della Guardia Nazionale Araldica e pubblicizzarono la riunione. Purtroppo, Bill doveva aver preso un virus a Tulsa, perché non appena fu a casa, gli s’infiammarono le cavità nasali e la gola gli si serrò. Il giorno dopo la febbre gli era salita a 40,5°. Gli venne una brutta laringite tanto che poteva a malapena sussurrare. Per nove giorni non riusciva a parlare al di sopra di un stridente sussurro. Pregò Dio ardentemente che lo guarisse, per rispettare il suo impegno con suoi amici, ma i giorni programmati per i meeting in Kentucky passarono e ancora la febbre lo teneva a letto.
Il lunedì mattina, 11 aprile 1960, cercò di alzarsi, ma si sentiva così debole che si sedette rapidamente di nuovo sul letto. Meda gli portò un bicchiere di succo d’arancia e una fetta di pane tostato con burro. Egli le fece cenno di sedersi accanto a lui, e poi sussurrò: “Meda, mi chiedo quale sia il
108
problema. Perché sarebbero state annunciate queste riunioni in Kentucky e Dio mi lascia qui malato in questo modo? A volte mi chiedo perfino se Egli mi abbia chiamato”.
“Bill, non ti vergogni”? Meda lo rimproverò dolcemente. “Dio sa cosa sta facendo con te. Resta tranquillo, rilassati e mangia la colazione. Vado a prenderti le lenzuola pulite”.
Non appena Meda uscì, la camera scomparve. A Bill sembrava di essere in un parcheggio vicino ad un edificio della Guardia Nazionale. Un raggio di sole che scendeva dal cielo, colpì l’edificio e lo fece saltare in aria a pezzi. Un uomo e tre donne salirono sulle macerie portando una pistola spara chiodi. L’uomo raccolse due pezzi di legno compensato, tenendoli insieme disse: “Fratello Branham, ti aiuteremo a ricostruire questo arsenale. Se vuoi tenere insieme questi pezzi così, io li inchioderò”.
“Va bene”, disse Bill, tenendo i due strati di legno compensato pareggiandoli uno accanto all’altro.
“Non farlo”! Comandò l’angelo del Signore. Bill abbandonò i fogli di legno compensato. L’angelo continuò: “Essi stanno venendo proprio ora da te per riprogrammare quelle riunioni nel Kentucky. Sono sinceramente convinti che hanno il ‘Così dice il Signore’, ma si sbagliano. Non farlo”.
La visione lo lasciò. Circa un’ora più tardi, Fred Sothmann si fermò a casa sua per vedere come si sentiva. In un rauco sussurro, Bill gli raccontò della visione che aveva appena visto. In quel momento Meda entrò e disse: “Bill, ci sono dei visitatori dal Kentucky”.
Bill sussurrò: “Ci sono tre donne e un uomo, giusto”?
“Sì”.
“Dicono che hanno il ‘Così dice il Signore’ per me, vero”?
“Questo è quello che dicono”.
Facendo segno a Fred Sothmann di avvicinarsi, Bill sussurrò “Fratello Freddie, vai a dire loro che non posso farlo. Sono brave persone, ma sono sinceramente nell’errore”.
Dopo che tutti i suoi visitatori se ne furono andati, si chiese ancora una volta, “Perché accade questo? Perché non riesco a parlare? Perché non riesco a predicare per i miei amici, in Kentucky? Dio mi ha detto che stava per cambiare il mio ministero, ma non so cosa fare. Che cosa succede se faccio un errore? Mosè commise un errore quando ha colpito la roccia invece di parlargli. Eliseo ha commesso un errore quando maledì i bambini che lo beffavano per le sue calvizie. Non voglio essere presuntuoso e commettere un errore come loro”.
Meda gli portò un altro bicchiere di succo d’arancia e lo posò sul comodino accanto al suo letto. Mentre la osservava uscire, notò uno sfarfallio di luce sul muro. Girando la testa per vedere cosa fosse, vide la vernice sul muro dissolversi, fino a che tutto il muro divenne trasparente. Subito dopo stava guardando una gigantesca Bibbia appesa nel cielo. Questa enorme Bibbia oscurava il sole, così i raggi del sole si irradiavano da dietro in ogni direzione. Fuori dalla Bibbia celeste uscì una croce d’oro e fuori dalla croce uscì il Signore Gesù. Scese giù dal cielo, entrò attraverso il muro e rimase in aria sopra il letto di Bill. La luce di quella Bibbia celeste illuminava il viso di Gesù e proiettava la Sua ombra nella stanza. Quel volto personificava ogni buona caratteristica al suo più completo potenziale – amore e compassione, conoscenza e saggezza, pace e giustizia, autorità e potenza, tutto questo e molto altro ancora, irradiava dal Signore. Nessun artista ha mai catturato sulla tela la profondità del Suo viso, ma il dipinto più simile che Bill avesse mai visto, fu quello del Cristo a 33 anni di Heinrich Hofmann. Bill aveva già visto il volto di Gesù due volte prima nelle visioni e vedeva il suo carattere ogni volta quando leggeva la sua Bibbia… ma vedere Gesù qui nella sua camera da letto ora – ciò lo travolgeva!
Gesù disse: “Sei in attesa che il tuo nuovo ministero sia confermato. L’ho già confermato. Devi solo accettarlo”.
All’istante Bill comprese. Come spesso aveva detto alle persone, “Gesù vi ha già salvato e guarito quando Egli è morì sulla croce, ma non vi farà alcun bene a meno che non lo accettate”? Lo stesso principio lo applicò per il suo nuovo ministero. La Bibbia dice: “Senza fede è impossibile piacerGli... Forse non aveva capito tutto ciò che Dio voleva che lui facesse, ma ne sapeva abbastanza per fare un passo in più nella fede, fiducioso in Dio che gli avrebbe mostrato il passo successivo, quando il tempo sarebbe venuto.
Gesù aggiunse: “Tu stai procedendo con troppe persone. Per camminare con Me, devi camminare da solo”.
Bill capì anche tale dichiarazione. Egli teneva ancora troppo conto dei suggerimenti di altre persone, che lo confondevano solamente quando cercava di ascoltare lo Spirito Santo. Il suo nuovo
109
ministero era davanti a lui; il terzo pull era vicino. Era giunto il momento per lui di ignorare le opinioni degli altri e di ascoltare solo la piccola voce dello Spirito Santo che lo guidava. Quell’era la lezione che Dio volle che lui imparasse da quelle tre riunioni annullate nel Kentucky.
Come la visione svanì, Bill disse: “Amen, Signore”! Le parole scoppiarono dalle sue labbra, con tono e volume. Sentiva la sua gola diversa. Improvvisamente la sinusite si asciugò e la febbre lo lasciò. Saltò dal letto e chiamò: “ Meda”!
Lei corse nella camera da letto. “Bill, hai di nuovo la tua voce”!
“Più di questo – ho di nuovo la mia forza. Il Signore mi ha appena guarito”.
DUE SETTIMANE PIÙ TARDI – Sabato mattina, 7 maggio 1960 - William Branham sognò che Giuseppe stava tossendo. Prese su suo figlio di cinque anni, tenendolo vicino al petto, premendo le tempie di Giuseppe contro la sua guancia. Giuseppe stava bruciando dalla febbre. Bill si svegliò con il cuore che batteva come una sveglia. Respirò profondamente con sollievo quando comprese che era solo un sogno. Poi si chiese se significasse qualcosa. Forse Giuseppe stava per ammalarsi.
Mentre giaceva sul suo letto considerando il sogno, fissava pigramente fuori dalla finestra della sua camera da letto. Le tapparelle erano abbassate ma poteva lo stesso vedere un po’ attraverso le stecche. Al di fuori, l’aspetto era di una tipica mattina di primavera dell’Indiana: nuvolosa, ventilata e fredda. Sentì un cane abbaiare in lontananza. Un camion rombò sull’Ewing Lane e in breve il cane smise di abbaiare.
Stava per alzarsi quando vide una piccola ombra marrone muoversi sul pavimento della sua stanza. L’ombra non aveva niente di fronte che bloccasse la luce, perciò non vi era alcuna ragione apparente per la sua esistenza. Eppure era lì. La sua forma gli sembrava stranamente familiare. Improvvisamente Bill comprese che l’ombra somigliava a lui. Poi vide un’ombra bianca venire dietro all’ombra marrone, spingendo avanti l’ombra marrone. L’ombra bianca gli ricordò il Signore Gesù.
Bill guardò oltre per vedere se sua moglie fosse sveglia così da poterle mostrare la visione. Meda era ancora addormentata. Lui sospirò. “Mi dispiace, Signore, ma questo è il modo in cui è stato tutta la mia vita. Ogni cosa di buono che abbia mai fatto, Tu hai avuto spingermi dentro. Se Tu potessi guidarmi”.
In quel momento l’ombra bianca sembrò passare davanti a quella marrone. Gli parve che l’ombra bianca si stendesse indietro e prendesse la mano dell’ombra marrone come per guidarla. La testa dell’ombra bianca si girò verso il letto e, per un breve momento, si consolidò. Mentre la visione sbiadiva, Bill intravide il volto di un uomo, il più bello che avesse mai visto.
La mattina seguente, domenica 8 Maggio 1960 – Bill sognò che era all’ovest. Attorno a lui c’era una terra secca costellata di cespugli di creosoto e erbe del deserto. In questo sogno lui e sua moglie stavano tornando a casa a piedi dalla pesca. Bill aveva in una mano una canna da pesca e nell’altra mano una sfilza di trote infilate in un ramo. Si fermò per aprire un cancello in un recinto di filo spinato. “Il cielo è così chiaro qui in Occidente”, disse. “Non c’e quella foschia come in Jeffersonville. Meda, avremmo dovuto trasferirci qui molto tempo fa”.
“Sì, Billy, avremmo dovuto farlo per il bene dei bambini”.
Bill si svegliò. Erano le sette. “Ho sognato tanto ultimamente”, pensò. “Mi chiedo perché”? Alzatosi su un gomito, guardò sua moglie e le chiese, “Sei sveglia, tesoro”? Lei non si mosse. Giratosi di schiena, appoggiò rapidamente la sua testa sul cuscino che quasi batté sulla testiera. Poi con le mani dietro la testa pensò, “Sono felice, questa mattina non devo predicare. Tanto per cambiare sarà piacevole rimanere seduto ed ascoltare predicare il fratello Neville”.
I suoi pensieri tornarono al sogno. Esso aveva dipinto una tale celestiale immagine del West che lo fece pensare a ciò che c’era al di là di questa vita. Come sarebbe la morte? Egli sapeva che sarebbe entrato immediatamente nella sua teofania, ma non era sicuro di come fosse il corpo celeste. Potrebbe avere una forma? Sapeva che avrebbe avuto un corpo consistente quando Gesù sarebbe tornato sulla terra per stabilire il Suo regno milleniale. Ma cosa sarebbe successo se moriva prima della seconda venuta di Cristo? Come sarebbe lui mentre aspettava? Sarebbe uno spirito, come una nuvola galleggiante, incapace di parlare o dare la mano ai propri amici? Questo non gli sembrava molto attraente.
110
“Spero di non passare per questo”, pensò. “Preferisco rimanere un uomo, fino al Rapimento. Mi chiedo quanto tempo mi sia rimasto. Ho ormai 51 anni, così nel migliore dei casi, oltre la metà del mio tempo sulla terra se né andato e probabilmente di più. Papà è morto a 52 anni. Naturalmente egli trangugiò fino a morire. Tuttavia, non ho alcuna garanzia di vivere più a lungo di lui. Se ho intenzione di fare qualcosa di più per Dio, è meglio che la faccia al più presto”.
Da qualche parte, una voce indefinita disse: “Sei appena agli inizi. Prosegui la battaglia”.
Scuotendo il capo, Bill pensò: “Probabilmente l’ho solo immaginato”.
La voce disse ancora: “Prosegui la battaglia. Insisti”.
“Forse l’ho detto io”, pensò Bill. Mise la mano sulla bocca per assicurarsi che le sue labbra non fossero in movimento.
Per la terza volta la voce ripeté: “La tua ricompensa sta arrivando. Insisti nella battaglia. Se solo sapessi ciò che c’è alla fine della strada” ...
Debolmente, Bill sentì un coro cantare un antico inno di chiesa:
Ho nostalgia e sono triste, e voglio vedere Gesù;
Vorrei sentire quel dolce scampanio delle campane del porto;
farebbe brillare il mio cammino e svanire tutte le paure;
Signore, fammi guardare oltre la cortina del tempo.
La voce domandò: “Vuoi vedere al di là della cortina del tempo”?
“Mi aiuterebbe molto”, rispose Bill.
Cosa accadde dopo non potè spiegarlo. In quel momento era disteso sul suo letto, un istante dopo si trovò su una collina che dominava una vasta pianura erbosa. Migliaia di persone correvano verso di lui da tutta la pianura, gridando, “Nostro prezioso fratello”! Egli poteva solo immaginare quante migliaia fossero, ma potevano essere alcuni milioni di persone che correvano verso di lui da ogni direzione. Sembravano tutti giovani, sui vent’anni – uomini e donne nel fiore della giovinezza, occhi scintillanti come stelle, denti lucenti come perle. Correvano a piedi nudi i loro abiti bianchi fluttuavano rimbalzando ad ogni passo. Gli uomini avevano i capelli lunghi sulle spalle, le donne avevano i capelli fino alla cintola.
Se questa era una visione, era diversa da ogni visione che avesse mai sperimentato. Egli poteva sentire l’erba morbida sotto i piedi nudi e una leggera brezza sul volto. Stranamente, poteva ancora vedere la sua camera da letto a 6 metri di distanza da un’angolazione di 45°, dal luogo in cui si trovava. C’era la sua camicia appesa alla colonna del letto e sua moglie era distesa e addormentata. E più strano di tutto, poteva ancora vedere il proprio corpo disteso sul letto accanto a sua moglie. I suoi occhi erano chiusi, come se stesse dormendo – o morto. Come era strano guardare se stesso in quel letto, come lo vedevano le altre persone – il suo corpo ormai aveva mezzo secolo di età, con la sua fronte calva, i capelli radi e grigi e la pelle rugosa. Pelle? Guardò le sue mani. Qui (dove mai fosse, qui) la sua pelle era soffice e aderente. Toccatosi la fronte, le sue mani scivolarono in un fitto groviglio di capelli ricci.
“Non capisco questo”, disse. “Forse ho avuto un attacco di cuore e sono morto? Ma chi sono tutte queste persone che corrono verso di me”?
La voce gli disse: “Non ti ricordi, è scritto nella Bibbia che i profeti furono raccolti con il loro popolo”?
“Sì, mi ricordo. Ma certo questi non saranno tutti Branham”.
“Questi non sono Branham. Queste persone sono tuoi convertiti al Signore”.
Una bella giovane donna lo raggiunse per prima. Lo abbracciò e gridò con gioia, “Oh, prezioso fratello mio”! Il suo abbraccio era reale, quanto quello di sua moglie sulla terra, ma qui non sentiva la stessa sensazione.
La voce disse: “Non la riconosci”?
“No, io no”.
“Quando l’hai portata al Signore aveva più di 90 anni”.
Tenendo la giovane donna per le braccia, diede un buon sguardo al suo viso. Lei era una delle più belle donne che avesse mai visto, non poteva ricordarsi di averla vista prima. Era difficile immaginarla come una vecchia signora rugosa. Non c’era da stupirsi che fosse così felice di vederlo ora.
111
Anche se non riconobbe la prima donna, riconobbe la successiva. Era Hope, la sua prima moglie. Era raggiante come il giorno che l’aveva sposata. Quando Hope gettò le braccia intorno a lui non disse, “Mio prezioso marito”. Invece, gridò: “Mio prezioso fratello”! Poi si voltò e abbracciò la prima donna e entrambe gridarono: “Mia preziosa sorella”!
Bill sentì l’amore dentro di lui espandersi come l’universo. Non poteva esserci gelosia là. Questo luogo riecheggiava come perfezione. No, era al di là della perfezione, era sublime. No, era al di là di sublime, era ... Cercò la giusta parola descrittiva, ma non potè trovarne una che lo soddisfacesse. Ogni grande concetto nel dizionario era lontano da questa realtà.
“Non capisco questo”, disse.
La voce spiegò: “Questo è quello che hai predicato sullo Spirito Santo. Questo è l’amore perfetto. Nulla può entrare qui senza di esso”.
Ormai la folla lo aveva circondato. Dei giovani uomini lo portarono sulle spalle in cima alla collina. Messolo giù, si fecero indietro e gridarono, “Nostro prezioso fratello”! La moltitudine aveva circondato la collina e aderirono al ritornello – centinaia di migliaia di giovani uomini e donne, tutti loro gridavano. “Oh, nostro prezioso fratello”!
Bill sollevò una mano con il palmo in fuori, per azzittire la folla entusiasta. Quando finalmente potevano sentirlo parlare, disse: “Non dovrei essere qui. Io non sono niente di speciale”.
La voce disse: “Sei stato chiamato per essere un leader”.
La folla gridò: “Se non avesti diffuso il Vangelo, non saremmo qui”!
“Dove si trova ‘qui’”? Chiese Bill.
“Dove mi trovo”?
La voce rispose: “Questo è il luogo che la Scrittura chiama ‘anime sotto l’altare’”.
“Se sono andato all’aldilà della cortina del tempo, Allora voglio vedere Gesù”.
“E’ un po’ più in alto. Il tuo popolo è qui in attesa che Gesù venga di nuovo. Quando verrà, Egli verrà per primo a te. Poi tu e il tuo popolo sarete giudicati in base al Vangelo che hai predicato.
“Ogni leader dovrà stare davanti a questo giudizio? Anche Paolo”?
“Sì’’.
“Allora sarò a posto, perché ho predicato ciò che predicava Paolo. Ho battezzato nel nome del Signore Gesù Cristo, come ha fatto lui. Come insegnò il battesimo dello Spirito Santo, l’ho fatto anch’io. Qualunque cosa Paolo insegnò, l’ho insegnata allo stesso modo”.
“Noi riposiamo su questo”! Gridò la folla. “Siamo ricchi di certezza. Tu ci presenterai a Gesù Cristo, nostro Salvatore e poi torneremo tutti sulla terra a vivere per sempre”.
In quel momento Bill sentì un colpetto sulla schiena. Giratosi, vide il cavallo che aveva cavalcato quand’era ragazzo. “Principe! Sapevo che saresti qui. “Principe appoggiò il suo muso sulla spalla di Bill dandogli un pizzicotto. Poi Bill sentì qualcosa leccargli la mano. Guardando verso il basso, vide il suo più caro amico d’infanzia – il suo cane bastardino. “Fritz, Sapevo che anche tu saresti qui”.
La voce disse: “Tutto ciò che hai amato, e tutti coloro che ti hanno amato, Dio te lo ha dato, qui”.
La scena attorno a lui svanì e allo stesso tempo la sua camera da letto sembrò materializzarsi. Bill chiese: “Devo tornare in quella vecchia carcassa”?
“Sì. Devi continuare la battaglia”.
Il successivo respiro lo portò di nuovo nel suo vecchio corpo. Ma c’era una differenza. Qualcosa era cambiato dentro di lui – tutta la paura della morte era sparita. Ora egli sapeva esattamente che cosa intendeva Paolo quando scrisse: “Noi sappiamo, infatti che se questa tenda ch’è la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli”. Egli si sedette e mise le gambe oltre il lato del letto. “Meda, sei sveglia”? Domandò. Lei non rispose. Bill s’inginocchiò a fianco del letto e pregò: “Caro Dio, aiutami a non compromettermi mai con la Tua parola. Permettimi di predicare esattamente nel modo in cui Paolo predicò. Non m’importa dei problemi che verranno o che cosa fanno gli altri, permettimi di rimanere fedele alla Tua Parola e insistere per quel luogo”.
La domenica mattina seguente, dopo aver raccontato quest’esperienza alla sua chiesa, Bill disse: “Immaginativi da qualche parte fuori nello spazio, un isolato di amore perfetto, ampio centinaia di miliardi di miglia quadrate. Immaginate ora come si restringe ad ogni passo che si avvicina alla terra, fino a che arriviamo qui al punto in cui siamo. Questo punto è l’amore che sentiamo adesso, ed è solo
112
l’ombra di ciò che è là fuori. Oh, miei preziosi amici, miei cari del Vangelo, figliuoli miei generati a Dio, ascoltate me, vostro pastore. Desidererei che ci fosse qualche maniera per spiegarvelo, ma non ci sono parole per farlo. Appena al di là di questo ultimo respiro c’è la cosa più gloriosa. Qualunque cosa facciate, amici, non mancatelo. Mettete da parte tutto il resto fino a raggiungere l’amore perfetto. Arrivate a quel punto dove potete amare tutti, anche i vostri nemici.
“Quella visita mi ha cambiato. Io non potrò mai più essere lo stesso fratello Branham che ero prima. Se l’aereo traballa o un fulmine dardeggia o se qualcuno ha un fucile puntato contro di me, qualunque cosa sia, non importa. Con la grazia di Dio, continuerò a proseguire la battaglia. Io andrò a predicare il Vangelo ad ogni persona che potrò, persuadendoli ad accettare Gesù Cristo quale loro Salvatore, in modo che possano entrare in quella meravigliosa terra lassù”.