5 nov 2015

Capitolo 70 La vera e la falsa vite 1955

IN PRIMAVERA IN INDIANA IL TEMPO può essere un compagno che non dà affidamento, qualche volta il sole riscalda i campi di mais per una settimana o due come un balsamo con giornate senza vento. Poi il tempo di colpo cambia e nubi di tempesta si affacciano ribollendo all’orizzonte in giganteschi cumuli con grosse masse bianche sulla cima, screziate di grigio nel mezzo e nero bluastro alle loro basi, marciano attraverso il cielo come le armate della guerra civile, cannoni tuonanti ed esplosioni lampeggianti che bagnano la nera terra con una pioggia purificante.
Anche la vita di William Branham nel maggio del 1955 ebbe dei giorni tempestosi. Come Meda entrò nel terzo mese di gravidanza del suo terzo figlio, il vento dell’avversità soffiò contro Bill come un tornado, minacciando di distruggere la sua famiglia. Una donna profetizzò che Meda sarebbe morta durante il parto del bimbo. Asseriva d’essere stata mandata da Dio per guidare William Branham e a motivo che egli rifiutò la sua guida, Dio avrebbe fatto morire sua moglie e persino lui per non averla ubbidita. Lei stampò questo su delle cartoline e le spedì per tutto il paese.
Purtroppo Meda sentì di questa profezia e ciò la sconvolse ancor di più; lei era già nervosa. Nel 1946 sua figlia Rebecca dovette nascere con un parto cesareo. Cinque anni più tardi sua figlia Sara nacque anche lei per parto cesareo. Entrambe le volte il dottore di Meda l’avvertì che era pericoloso per lei e addirittura poteva morire se avesse avuto un altro bambino. Ora c’era quest’orribile profezia. Per un po’ cercò di ignorarla, ma come il tempo per l’operazione si avvicinava, il suo coraggio vacillava.
Il 18 maggio del 1955, il giorno prima del terzo parto cesareo di Meda, Bill trovò sua moglie in lacrime. Egli cercò di rassicurarla.
“Voglio che Margie venga con me, Bill, non mi sento di andare all’ospedale”. Meda Branham e Margie Morgan erano intime amiche. Margie era stata con lei ad ogni parto, ma questa volta non sarebbe potuta andare perché era via per un caso d’emergenza.
Bill rispose: “Ascolta tesoro, noi amiamo Margie, ma Margie non è il nostro Dio. Margie è nostra sorella. Noi non dipendiamo da Margie; noi facciamo affidamento su Gesù Cristo”.
“Bill, pensi che morirò”?
“Non lo so, ma il bambino nascerà. Avrai Giuseppe”. “È lui questo”?
“Non lo so, cara. Non so dirtelo, ma Dio ha detto che avrai Giuseppe. Non m’importa di ciò che dicono; avremmo Giuseppe. Lo stesso Dio che mi ha detto tutte quelle rivelazioni mi ha dato anche questa. Egli non ha mai fallito nelle altre ed Egli non fallirà nemmeno in questa”.
“Fece del suo meglio per incoraggiarla, ma lei era così distrutta che subito furono abbattuti entrambi. Bill salì nella sua macchina e si diresse verso Green Mill, nella sua grotta per pregare. Egli sapeva che Dio gli aveva detto che avrebbe avuto un altro figlio quasi cinque anni prima…
Nel Luglio del 1950 tenne una campagna di guarigione per fede in una tenda a Minneapolis, Minnesota. Mentre si trovava nella sua stanza dell’hotel, si rallegrava mentre leggeva nella Bibbia la vita del patriarca Giuseppe. Bill entrò nel ripostiglio dov’erano appesi i suoi vestiti, chiuse la porta e continuò a rallegrarsi e a piangere.
Egli poteva vedere che Abramo rappresentava l’elezione; Isacco, la giustificazione e l’amore; Giacobbe la grazia; Giuseppe la perfezione – il perfetto tipo di Cristo. Giuseppe fu amato dal padre e odiato dai suoi fratelli perché aveva sogni spirituali. Fu venduto in schiavitù per 20 pezzi d’argento dai suoi fratelli, proprio come Giuda tradì Gesù per 30 monete d’argento. Dopo molte avversità e anche prigionia, Giuseppe fu elevato al posto di governatore in Egitto, secondo solo allo stesso faraone. Da quella posizione poté salvare la sua famiglia dalla morte per fame durante la carestia. Similmente, Gesù fu processato, condannato e mandato nella prigione dell’inferno; ma risorse dalla morte e fu elevato alla destra del Padre con tutta la potenza in cielo e sulla terra al Suo comando. Ora Gesù può salvare la Sua famiglia sulla terra dalla morte eterna.
“Oh”, si rallegrò Bill, un giorno sarò così felice quando incontrerò Giuseppe e gli stringerò la mano. Vedere Daniele e chiedergli come si sentì quando quella Colonna di Fuoco stava là tenendo
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lontano quei leoni per tutta la notte. Vedere i ragazzi Ebrei come uscirono da quella fornace ardente con quel vento pentecostale che soffiava intorno a loro. Che tempo meraviglioso”!
“Dio”, pregò Bill: “Ti ringrazio per un uomo come Giuseppe; un uomo che una volta visse sulla terra; un uomo in carne come me; un uomo che poteva crederTi e prenderTi sulla Parola. Grazie Signore. Grazie per un tal uomo”. Bill comprendeva Giuseppe il patriarca. Non poteva farci niente se era spirituale. Egli vedeva visioni. Interpretava sogni. Tutti lo odiavano per questo; lui non poteva farci niente; era fatto così. Mentre Bill continuava a pregare disse: “Oh, Dio, se mai mi darai un figlio, lo chiamerò Giuseppe”.
Bill conosceva i tre elementi nei quali le persone vivono. Primo, è come quando si prega per qualcuno in un modo umanistico, come: ‘spero che starai bene’. “Io sto credendo con te, tentando di credere usando tutta la fede che posso”. Quello è umano. Secondo, è la rivelazione Divina che è quando qualcosa è rivelato a te. Tu sai nel tuo cuore che accadrà; non è nient’altro che solo rivelazione. Terzo, è una visione che è il “Così dice il Signore” e quello è perfetto e definitivo.
Mentre Bill stava pregando e piangendo, qualcosa gli disse (non una visione), avrai un bambino, e lo chiamerai Giuseppe. “Avrai un bambino, e lo chiamerai Giuseppe”. Bill pensò: “Bene, ciò è meraviglioso. Ti ringrazio Signore”. Ed egli uscì esultante e felice e cominciò a raccontarlo a tutti.
Nell’estate del 1950 Meda divenne gravida. Bill si chiedeva se questo bambino sarebbe stato il loro Giuseppe. Quando il figlio nacque nel marzo del 1951, era una bambina. La chiamarono Sarah. Dopo l’operazione cesarea, il medico spiegò: “Signor Branham, le ossa pelviche di vostra moglie non si dilatano nel parto come dovrebbero, sono solide come in un uomo. In realtà, lei non potrebbe mai sopportare un altro parto; il grembo è troppo sottile. È meglio che mi permetta di legare le tube di falloppio”.
“No, non posso permettervelo doc”
“Lei non dovrebbe avere un altro figlio. Se lei portasse un altro bambino, potrebbe ucciderla. Abbiamo avuto un brutto momento. Ce l’ha fatta per un soffio”.
“Lo stesso non posso lasciarti legare quelle tube. Dio mi ha detto che avrò un figlio”.
“Bene, potrebbe sposarsi di nuovo e avere ancora un figlio”.
“No”, disse Bill, scuotendo la testa. “Dio disse: avrò un figlio da Meda”. Anche se non lo aveva visto in visione, era scritto sul suo cuore per rivelazione della fede.
Non tutti condivisero la sua fede. Dopo che nacque Sarah, un uomo chiamò Bill al telefono e si mise a ridere di lui. “Di’, sai cosa? Intendevi Giuseppina”.
“Signore, Dio mi ha detto che avrò un figlio e il suo nome sarà Giuseppe”. (L’uomo è morto.)
Tre persone nella sua chiesa (che avevano lasciato una certa chiesa confessionale) decisero che era un falso profeta. “Aspettate un minuto”, Bill rispose: “Non ho mai detto quando, né Dio ha detto quando. Dio disse ad Abramo che avrebbe avuto Isacco e Ismaele nacque nel frattempo. Ciò non toglie la promessa. Un giorno avrò un figlio da Meda e noi lo chiameremo Giuseppe, come ha detto Dio”.
Quattro anni erano passati da allora e adesso Meda stava per avere un altro bambino ...
BILL lasciò la strada principale e si diresse verso Green’s Mill. parcheggiò la sua auto e si incamminò verso la sua caverna per pregare.
Mentre stava girando ad una curva, vide quella luce sospesa che si muoveva sotto un cespuglio tra due alberi... “Girati e ritorna all’auto. La tua Bibbia sarà aperta”.
Quando Bill tornò alla sua auto e prese la Bibbia, vide che il vento aveva soffiato tra le pagine della sua Bibbia lasciandola aperta dove Nathan stava parlando a Davide. “Fai tutto ciò che è nel tuo cuore, perché Dio è con te”. Poi il Signore apparve a Nathan quella notte e disse: “Vai a dire a Davide mio servo, non ti ho preso dall’ovile, dal seguire quelle pecore? E sono stato teco dovunque sei andato, ho sterminato dinanzi a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che son sulla terra;
“Non posso lasciarlo costruire il tempio, ma suo figlio. . . Non appena disse: “Suo figlio”, oh my, ecco. Disse Bill: “Giuseppe”? Era giusto. Bill capì che il Signore gli stava facendo sapere di non preoccuparsi. Cominciò a piangere.
Bill ritornò nella sua auto e guidò fino a casa. Come entrava in casa vide Meda uscire a svuotare il cestino della spazzatura. Non poteva quasi camminare, era così grossa; il suo volto era grigio; piangeva, ed era tutta nervosa. Bill corse da lei, l’abbracciò, e le disse: “Fatti coraggio”.
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“Perché”?
“Sai dove sono stato”?
“Ho un’idea”.
“Ho ‘il così dice il Signore’. Tesoro, sta arrivando Giuseppe. Giuseppe è per strada. Non preoccuparti, è tutto a posto ora”. Questo sistema ogni cosa.
Alle sette della mattina seguente (il 19 maggio 1955), Bill portò la moglie in ospedale. Il medico visto che il bambino era già sceso durante la notte, esclamò: “Oh misericordia, santo cielo!” Bill baciò la moglie e disse: “Tesoro, non ci vorrà tanto, Giuseppe sarà qui”.
In fretta portarono Meda nella sala parto. Bill aspettò camminando con tutti gli altri padri che ansiosi stavano consumando il tappeto. Pochi minuti passarono che l’infermiera tornò nella sala d’attesa”, reverendo Branham”?
“Sì, signora”?
“Lei ha un bel bambino di 4,08 chilogrammi”.
“Giuseppe, tesoro, sei stato un bel po’ prima di arrivare. Il papà è felice di vederti”.
L’infermiera disse: “Lo chiamerà Giuseppe”?
“Questo è il suo nome”.
Pochi giorni dopo la nascita di Giuseppe, Miner Arganbright si fermò a casa di Bill per una visita. Miner era un uomo di piccola statura. Bill, una volta scherzò dicendo che ci voleva Miner e sua moglie insieme per fare una persona di dimensione normale. Nonostante il suo amico fosse di bassa statura, Bill considerava Miner Arganbright un gigante nella fede. Era il vice presidente del Full Gospel Business Men’s Fellowship International. Egli inoltre curava la rivista mensile, “Full Gospel Business Men’s Voice”, che regolarmente pubblicava articoli sulle Campagne Branham. Bill conosceva Miner da diversi anni e rispettava il carattere cristiano dell’uomo: umile, gentile, generoso, e sempre sensibile alla guida dello Spirito Santo.
Seduto sul bordo della sedia, Arganbright disse: “Fratello Branham, ho una grande rivelazione dal Signore”.
Bill si protese in avanti. “Sì, signore”?
“Il Signore vuole che vada a Zurigo, Svizzera. Vuoi venire con me”?
Rilassandosi fra i cuscini della sua poltrona, Bill disse: “Ho una serata a Denver. Poi ho una settimana a Macon, Georgia. Dopo di che sono libero. Permettimi di pensarci”.
Pregando sulla Svizzera lasciò Bill con sentimenti contrastanti. Dio non gli disse direttamente che doveva andare. Tuttavia, più pensava, più sentiva che se Miner Arganbright aveva avuto una rivelazione di questo viaggio, doveva essere la volontà di Dio.
BILLY PAUL BRANHAM bussò con persistenza alla porta della camera d’albergo di suo padre. Nessuna risposta venne, neppure un movimento da dentro. Billy Paul sapeva che suo padre era profondamente immerso nella preghiera per il servizio della sera.
In qualsiasi altra sera Billy Paul sarebbe andato via e avrebbe provato di nuovo 15 minuti più tardi, – ma non questa sera. Continuò a bussare leggermente e chiamò: “Papà, è meglio che vieni; dovrai predicare di nuovo questa sera. Il fratello Jack non c’è”. Jack Moore, l’attuale manager di Bill, aveva organizzato le riunioni in Macon, Georgia, per il Venerdì 3 giugno, per dieci sere consecutive. Un conflitto di programmazione impedì a Moore di essere lì durante i primi tre incontri. Tuttavia, aveva promesso a Bill che si sarebbe fatto vedere lunedì. Ora era Martedì sera e Jack Moore non era ancora arrivato. Ciò significava che Bill avrebbe dovuto predicare prima di pregare per i malati. Egli avrebbe preferito che il suo manager avesse predicato in via preliminare un sermone per edificare la fede, in modo che Billy potesse concentrarsi sul servizio di preghiera, per conservare la sua forza. L’unzione per predicare e l’unzione per le visioni erano completamente diverse – quest’ultima più faticosa della precedente. Passare da una all’altra lo metteva sotto uno sforzo extra ma poteva farlo, se necessario.
Questa campagna si tenne a Macon in uno stadio di calcio all’aperto. Le sedie pieghevoli erano allineate nel campo di calcio. Dopo quattro sere di miracoli, nemmeno la minaccia della pioggia poteva frenare l’interesse dei cittadini – ogni sedia pieghevole sul campo era occupata, così come la maggior parte dei posti coperti. Una piattaforma elevata era stata costruita vicino alla porta. Quando Bill salì le scale del palco, ancora non sapeva cosa avrebbe predicato. Dopo aver salutato la folla il soggetto venne.
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Aprì la sua Bibbia, al libro di Gioele, dove il profeta parlava di una piaga di insetti che ha danneggiato ogni albero da frutto e di vite nella terra d’Israele. In primo lesse Gioele 1:4, L’avanzo lasciato dal bruco l’ha mangiato il grillo; l’avanzo lasciato dal grillo l’ha mangiato la cavalletta; l’avanzo lasciato dalla cavalletta, l’ha mangiato la locusta. Poi lesse Gioele 2:25, e vi compenserò delle annate che han mangiato il grillo, la cavalletta, la locusta e il bruco, il mio grande esercito che avevo mandato contro di voi.
La sua voce echeggiò lievemente a causa del tempo che intercorre tra una dozzina di altoparlanti collegati su pali della luce intorno al campo di gioco. Dio paragonò la sua Chiesa ad una vigna. Gesù disse: ‘Io sono la vite, voi i tralci’. Pertanto, la vita che è in Cristo deve essere in ogni ramo. Quindi, se Cristo predicava il regno di Dio guarendo gli ammalati, ogni ramo che spunterà dovrà fare la stessa cosa, perché essi hanno la stessa vita che è nella vite.
Finora era rimasto su di un insegnamento basilare, ma da questo punto calcò un nuovo percorso e piantò nuovi semi. Egli disse che ci sono due viti spirituali sulla terra: una vera e l’altra falsa. Queste due viti crescono fianco a fianco, in modo che i loro rami si intrecciano, il che a volte rende difficile dire a quale albero appartengono. Ma Gesù disse: “Dai loro frutti li riconoscerete”.
“Ricordate”, sottolineò Billy, “Lo spirito anticristo è religioso. Gesù disse che negli ultimi giorni i due sarebbero così simili che avrebbero ingannato anche l’eletto, se fosse possibile”.
Facendo riferimento al libro della Genesi, Bill mostrò come sia Caino che Abele erano religiosi; entrambi erano credenti; entrambi avevano costruito altari e offerto sacrifici a Dio. Caino adorò Dio sinceramente così come Abele. In realtà, l’offerta di Caino era più bella di quella di suo fratello. Caino offrì frutta e fiori, mentre Abele offrì un agnello ucciso. La rabbia di Caino ribollì quando Dio respinse la sua offerta, ma accettò quella di suo fratello. Abele aveva una rivelazione spirituale che non era stato un frutto che fece entrare il peccato nel mondo; il peccato venne attraverso il sangue. Abele comprese che l’unico modo per espiare il peccato era attraverso lo spargimento del sangue, il quale parlava di un giorno in cui l’Agnello di Dio avrebbe dato il proprio sangue per i peccati dell’uomo caduto.
Bill seguì queste due viti dalla Genesi a Numeri capitolo 23, dove i figli di Moab lottavano contro le tribù di Israele. Questi Moabiti, che erano discendenti di Lot, nipote di Abramo, adoravano lo stesso Dio come Israele. Proprio come Israele aveva il profeta Mosè, così Moab trovò un profeta in Balaam. Moab offrì a Balaam un mucchio di soldi se avesse chiesto a Dio di maledire Israele. Balaam accettò l’offerta di Moab. Per avvicinarsi a Dio, Balaam sacrificò sette buoi e sette arieti su sette altari. Secondo le leggi Levitiche, ciò era fondamentalmente corretto. Qui Bill sconvolse alcune persone del suo pubblico, sottolineando, “Potete essere così fondamentali e osservanti, ed essere lo stesso sulla strada per l’inferno”.
Spiegò: “Anche se queste due viti sono sempre state fianco a fianco entrambe religiose e fondamentali – solo dai loro frutti si riconosceranno. Confrontiamo Giuda con gli altri discepoli. Per anni Giuda è stato un fondamentalista come il resto di loro, ma proprio prima di Pentecoste, Giuda mostrò i suoi frutti – non potè andare avanti fino alla Pentecoste e rinascere. Molte persone non credono che vi sia un’esperienza dell’essere nato di nuovo. Essi pensano che sia tutto nella mente. No, fratello, avviene nella tua anima”.
“Confrontate Gesù con i farisei. Entrambi credevano in Geova Dio ed entrambi credevano i fondamenti della legge ma segni soprannaturali e miracoli accompagnavano Gesù. Gli apostoli avevano anche loro la rivendicazione. Così la Chiesa primitiva. E così sarà per la vera vite, comprovata in ogni epoca. Gesù disse:‘Nel mio nome cacceranno i demoni, imporranno le mani sui malati ed essi guariranno’. Tale è la differenza tra queste due viti. Possono entrambe credere ai fondamenti, ma solo la vera vite ha lo Spirito e vede la luce per il loro giorno. Ricordate, Paolo diceva: “La lettera uccide, ma lo Spirito dà la Vita”.
Billy sapeva che questa era una singolare partenza, differente dai suoi soliti sermoni per edificare la fede; ma che era il suo nuovo impegno, per spendere più tempo in ogni campagna per l’insegnamento fondamentale della Bibbia. Quella sera sottolineò il più importante fondamento di tutti: Dovete nascere di nuovo. Senza dubbio alcune persone furono messe a disagio. Non ci poteva far niente. Poteva solo sperare che quando queste persone avrebbero visto il discernimento soprannaturale nella linea di preghiera, avrebbero compreso che ciò che era stato insegnato loro era la verità.
Più tardi quella sera, dopo aver cambiato la modalità del servizio per pregare per i malati, le visioni si susseguirono una dopo l’altra, ogni discernimento andò dritto al cuore del problema di
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qualcuno. La seconda donna nella linea era di fronte a lui. Prima che lei potesse pronunciare solo una parola, Bill disse: “Solo un attimo”. Si girò verso il pubblico, guardando e ascoltando. “È uno spirito maligno che grida aiuto. Vedo una striscia scura tra questa signora accanto a me e quella donna seduta laggiù con il piede appoggiato su una sedia. Entrambe hanno il cancro. Questa signora qui ha il cancro nella gola”. Parlò alla donna accanto a lui. “Abbia fede signora. Lei è molto nervosa. Hanno tentato di operarla e ora la sua voce viene fuori da un buco nella gola. Non è dalla Georgia. Viene da Melrose, Florida. Il suo nome è signora E. M. Robinson”. Un mormorio collettivo si levò attraverso lo stadio. Bill impose la sua mano sulla signora Robinson e sgridò il demone del cancro in nome di Gesù. Poi parlò con l’altra donna seduta nel pubblico. “Sorella, il cancro è nel suo petto. Nella visione vedo l’esame del medico”. Bill sgridò anche quel cancro nel nome di Gesù.
Un giovane predicatore metodista guardava questo dall’alto dei posti coperti. Willard Collins pensò: “Questo non è come nella chiesa metodista. Non ho mai visto nulla di simile prima d’ora. Sono troppo lontano per vedere bene. Domani dovrò avvicinarmi”.
La sera seguente Willard cercò una sedia vuota vicino alla piattaforma. Egli non riuscì a trovarne una. Anche lo spazio tra la piattaforma e la prima fila di sedie era stato riempito con la gente seduta in sedie a rotelle e su barelle. Willard si fermò e chiese ad un anziano uomo di colore da quanto tempo fosse ammalato. “Sono stato a letto per 17 anni”, rispose l’uomo. Notando come il vecchio era avvizzito, Willard gli credette. Incapace di trovare una sedia vicino, Willard trovò ancora un posto nella tribuna coperta.
Durante il servizio serale, William Branham disse ad una donna nella linea di preghiera, “Voi state soffrendo di un’orribile cosa chiamata cancro. Vi è uno spirito di morte sospeso vicino a voi. Ma c’è una cosa di cui avete bisogno di più della guarigione, è la salvezza della vostra anima. Voi siete una peccatrice. Se ora vi pentite e date la vostra vita a Gesù Cristo, Egli vi guarirà”.
Dopo essersi pentita, fu guarita. Bill la guardò scendere rapidamente gli scalini e camminare sul manto erboso del campo sottostante. L’angelo la seguì. Mentre la donna camminava lungo il corridoio tra le file di sedie pieghevoli, l’angelo partì da lei e si mosse oltre la sezione dei lettini e delle sedie a rotelle. Improvvisamente Bill additò il vecchio uomo di colore con il quale Willard Collins aveva parlato in precedenza. “Lei signore, su quella brandina – crede che io sia profeta di Dio? Non ha un biglietto di preghiera, vero? Non ne avete bisogno. Volete accettarmi come profeta e obbedirmi? Allora potete alzarvi dal lettino, andate a casa e mangiate la vostra cena. Gesù Cristo vi ha guarito. Amen”.
Il vecchio lanciò le sue assottigliate gambe oltre il bordo del lettino e si alzò. Qualcuno lo tenne per un minuto. Poi camminò per proprio conto per l’intera lunghezza del campo di calcio e uscì fuori dello stadio.
Willard Collins sentì il suo sangue martellare nelle carotidi. “Questo è reale”! Pensò. “Voglio andare in quella linea di preghiera”. Willard, per anni aveva sofferto per delle ulcere allo stomaco che lo costringevano a vivere con una rigorosa dieta di alimenti blandi. Per la prima volta da anni credette che avrebbe potuto guarire – se William Branham avesse potuto pregare per lui.
Arrivare nella linea di preghiera si rivelò difficile. Solo 100 biglietti di preghiera venivano distribuiti ogni sera e da quel gruppo solo 15 o 30 persone venivano selezionate per entrare nella linea. Ogni sera centinaia di persone venivano allo stadio in anticipo per richiedere un biglietto. Giovedì sera, Willard non ne ricevette. Deluso, vagò per un po’ intorno in cerca di un posto il più vicino possibile alla piattaforma. Di fronte vi erano solo posti che erano stati riservati per le sedie a rotelle e le barelle, ma c’era anche un posto riservato per le persone che registravano il servizio. Willard notò un piccolo spazio libero tra due registratori. Ritornò di corsa al suo camioncino, prese una sedia pieghevole, la portò nello stadio e si infilò tra due addetti alla registrazione.
Dopo che William Branham pregò per una decina di persone della linea di preghiera, scese gli scalini e andò nel campo e camminò tra i lettini e le sedie a rotelle, pregando per uno qua e uno là. Poi si fermò di fronte a Willard, gli mise la mano sulla spalla e pregò: “Padre, anche lui è ammalato, guariscilo”. Risalì sul palco, si fermò davanti al microfono e disse: “Probabilmente non potete vederlo, ma l’angelo del Signore mi ha portato ad ogni persona dalla quale mi sono recato quando sono sceso da qui”. Willard Collins non vide l’angelo, ma sentì la sua presenza. Dopo che l’evangelista l’ebbe toccato ed ebbe pregato per lui, una strana sensazione attraversò il corpo di Willard. Era come se dell’acqua fresca passasse su di lui e dentro di lui. Da quel giorno in poi poté mangiare quello che voleva. Il suo stomaco non lo infastidì mai più.
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L’ultima sera della campagna, una certa donna venne attraverso la linea di preghiera. Bill le disse esattamente qual’era il suo problema e il numero di operazioni che aveva subito. Poi le disse che non viveva in Macon ma viveva ad Augusta, Georgia, aggiungendo il suo nome e indirizzo, aggiungendo anche di non averla mai vista prima in vita sua. Sebbene Willard avesse guardato Branham discernere i segreti di centinaia di persone nel corso di questa campagna, questo fatto non fece diminuire il suo stupore. Poi successe qualcosa che lo turbò profondamente. Una donna seduta dietro di lui disse al suo vicino: “Il fratello Branham questa volta ha sbagliato. Conosco la donna e lei non vive là”.
Il dubbio spinse un sottile dito maligno nella fede di Willard. Aveva sentito dire da William Branham: “Se vi dico qualcosa di sbagliato nel discernimento, non credete a tutto il resto che vi dico, perché significa che non sono più guidato dallo Spirito Santo”. Willard Collins vide la logica di tale dichiarazione. Se Branham può fare un errore nel discernimento, egli potrebbe fare anche un errore nella dottrina. La domanda era: era stato davvero un errore? Collins doveva saperlo. Nei giorni seguenti fece il detective, chiedendo a questa e quella persona, fino che alla fine scoprì la verità. Scoprì che due giorni prima di entrare nella linea di preghiera del giovedì sera, la donna in questione si era trasferita in una nuova casa in Augusta e la sua conoscente seduta nell’auditorio non sapeva che si era trasferita. Lei effettivamente viveva all’indirizzo che William Branham aveva detto.