6 nov 2015

Capitolo 64 L’Unzione per la Vita 1953

Gli estranei che si intromettevano nella sua vita privata non erano l’unica tensione con la quale
William Branham aveva a che fare a casa durante quell’estate del 1953. Recentemente il figlio aveva
cominciato a ribellarsi contro la sua rigida educazione cristiana. Come molti adolescenti, Billy Paul
voleva vivere la sua vita senza responsabilità o restrizioni. Purtroppo questo atteggiamento lo stava
tentando in un percorso pericoloso. Bill cercava il momento giusto per affrontare l’argomento con suo
figlio.
Una notte mentre Bill stava pregando, vide in visione suo figlio ad una festa, ubriacarsi, saltare
da una finestra e cadere a testa in giù verso terra, senza controllo. Terrorizzato Bill gridò, "Oh, Dio, non
lasciarlo morire! Lui è l'unico ragazzo che ho"! La visione terminò improvvisamente inconcludente,
svegliando Bill di soprassalto, le sue tempie grondavano di sudore. Egli pregò, "Signore, ti prego non
lasciare che mio figlio sia ucciso in questo modo".
A qualche ora dopo la mezzanotte, Billy Paul entrò in casa in punta di piedi con l’odore di birra
nel suo alito. La mattina seguente Bill lasciò dormire suo figlio fino a quando egli volle. Quando Billy
Paul si alzò intorno alle dieci, il suo primo pensiero fu quello di andare a visitare un amico. Bill stava
lavando la sua auto sul viottolo quando Billy Paul uscì fuori dalla porta d’ingresso. Bill chiuse il tubo
dell’acqua e disse: “Hai fatto tardi questa notte, vero figliolo. Vuoi dirmi dove sei stato”?
“No, signore”, rispose Paul. Egli sapeva che il padre poteva saperlo. “Stai andando per una
brutta strada, Paul”.
“Papà, voglio vedere com’è là fuori”.
“Figlio, ritieni che il tuo papà ti ami”?
“Sì.”
“Bene, perché quello che voglio dirti, te lo dico con amore. Non posso più farti lavorare nelle
riunioni perché dà un cattivo riflesso al mio ministero. Non solo, tu non puoi vivere così e rimanere
ancora qui”.
“Papà, volevo lasciare la casa comunque. Voglio conoscere il mondo”.
“Non farlo Paul. Il peccato ti porterà più lontano di quanto tu voglia andare, e ti terrà più di
quanto vorrai restare. Se tu glielo permetti, il peccato prenderà il controllo della tua vita, e alla fine ti
costerà molto di più di quanto vorrai pagare”.
“Papà, voglio andare”.
“Prima di andare, fammi un favore. Alza le braccia così”.
Bill alzò e allargò le braccia dritte. Billy Paul fece come suo padre gli aveva chiesto. Bill disse:
“Ora girati e guarda sul muro dietro di te. La tua ombra forma una croce. Due strade si intersecano al
centro di quella croce: una strada porta al cielo, l’altra porta all’inferno. Non puoi camminare in
entrambe le strade allo stesso tempo. Oggi tu stai a quel bivio. Posso dirti ciò che è giusto, ma tu devi
effettuare la scelta da te stesso. Ma se ti avvii verso il basso sulla strada sbagliata, da qualche parte
lungo la strada Dio ti farà tornare indietro, perché io ti pretendo sotto il Segno. Potrebbe essere una via
di ritorno molto dura, ma è la tua decisione”.
Billy Paul preferì la strada sbagliata.
Alcuni giorni dopo il dottor Pilai, l’arcivescovo della chiesa presbiteriana in India, si fermò a
casa da Bill per cercare di convincerlo ad organizzare una campagna di guarigione in India. Bill e Meda
stavano preparandosi per portare le loro ragazze da un dentista a New Albany, così Bill chiese
all’arcivescovo di accompagnarli. Mentre Meda accompagnò Rebecca e Sara nell’ufficio del dentista,
Bill e il dottor Pilai aspettarono in auto a discutere la proposta dell’arcivescovo. Improvvisamente Bill
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sentì di uscire dalla macchina. Ignorò la sensazione. Di lì a poco egli sentì una voce sussurrare, “Esci
dalla vettura immediatamente”. Ora egli comprese che il Signore voleva parlare con lui da solo.
Scusandosi, Bill uscì e si avviò giù per la strada. Subito l’angelo del Signore gli disse: “Ritorna a casa
il più presto possibile. Billy Paul è in difficoltà”.
Arrivato a casa, Bill trovò sua suocera in piedi sul portico che singhiozzava istericamente,
“Billy Paul è in ospedale, sta per morire”. Bill la calmò a sufficienza per poter ascoltare la notizia. Billy
Paul era ad abitare con lei. Ieri si era recato a pesca e cadde nel lago. Questa mattina soffriva di mal di
gola, così la signora Broy lo esortò ad andare dal dottor Adair. Il medico gli fece una puntura di
penicillina, non sapendo fino a quando fu troppo tardi che Billy Paul era assolutamente allergico alla
penicillina. Poco dopo che l’antibiotico era entrato nel sangue, il suo cuore si fermò. Il dottor Adair lo
fece rinvenire con una puntura di adrenalina, ma la sua reazione allergica continuava. Un’ambulanza
trasportò Paul di corsa all’ospedale dove i medici stavano tuttora lottando per tenerlo in vita.
Quando Bill raggiunse l’ospedale si diresse verso il pronto soccorso dove incontrò il dottor
Adair nel corridoio. Il dottor Adair disse, “Non sapevo che fosse allergico alla penicillina. Gliela avevo
già fatta prima e non aveva avuto nessuna reazione. Ma questa volta la penicillina gli ha fatto reazione.
Abbiamo fatto tre punture di adrenalina, ma il suo polso continua a scendere. Mi dispiace, Bill; forse ho
ucciso il tuo ragazzo”.
“Doc, sei mio amico. So che hai fatto del tuo meglio per salvarlo. Posso vederlo”?
“L’abbiamo intubato, ed è inconscio, ma vai avanti”.
Bill entrò nella stanza di emergenza e chiuse la porta. Billy Paul giaceva sulla schiena con un
tubo di plastica infilato nel naso. Il suo corpo era gonfio e la sua pelle era blu, fatta eccezione per la
pelle attorno agli occhi, che era nera; la sua mascella pendeva morta, lasciando la bocca spalancata. La
macchina di supporto vitale gorgogliava e ronzava leggermente nel sottofondo.
Inginocchiatosi Bill pregò disperatamente, “Caro Dio, per la scienza medica, mio figlio è morto,
ma io sto chiedendoTi di essere misericordioso e non lasciarlo morire”.
Dopo alcuni minuti vide la stessa visione che aveva visto alcuni giorni prima, solo che questa
volta aveva una variante. Vide Billy Paul saltare dalla finestra, lo vide cadere a testa in giù, ma questa
volta c’erano due forti braccia che lo afferrarono e lo alzarono sulla finestra. Poi sentì Billy Paul dire:
“Papà, dove sono?” Ciò non era parte della visione.
Bill si alzò e si fermò accanto al letto. “Sei in ospedale, Paul. Non ti preoccupare. Tutto è a
posto ora”.
Pochi minuti dopo Bill chiamò l’infermiera. Billy Paul voleva che gli tirassero fuori il tubo dal
naso. Quando l’infermiera controllò il polso del ragazzo lo trovò normale.
Purtroppo questo approccio con la morte non portò Billy Paul a pentirsi. Rilasciato
dall’ospedale, scivolò diritto di nuovo nelle sue sventate vie sbagliate – frequentare sale da biliardo,
bere, fumare, giocare a poker e gioco d’azzardo. Avrebbe dovuto prendere una lezione molto più forte
per fargli vedere la strada giusta. Quella lezione non si fece attendere.
Il 13 settembre 1953, Billy Paul compì 18 anni. Nel mese di ottobre Bill portò la sua famiglia in
Colorado per una vacanza. dal momento che Billy Paul viveva per conto suo e non era in contatto con i
suoi genitori, né Bill né Meda sapeva che il loro figlio aveva problemi di salute quando andarono in
viaggio. Paul aveva delle emorragie interne. Ignorò i sintomi fino a che decise di andare a vedere un
medico solo dopo che il dolore nel suo stomaco raddoppiò. Il dottor Brenner lo fece ricoverare
immediatamente in un ospedale.
La condizione di Billy Paul era critica. Aveva delle ulcere intestinali, probabilmente causate
dalla grande quantità di alcool che beveva. Solo il sanguinamento era una grave minaccia per la sua
salute. Peggio ancora, il tessuto cresciuto sopra una cicatrice di un’ulcera, bloccava i suoi intestini,
strozzando la circolazione e uccidendo le cellule dei tessuti che causarono una cancrena e il dottore
Brenner lo mise in guardia dal pericolo, avvertendolo che bisognava fare una colectomia con urgenza o
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sarebbe morto.
Billy Paul era in una situazione di stallo. Voleva disperatamente mandare un messaggio a suo
padre, pensando che se solo suo padre avesse pregato per lui, allora tutto si sarebbe sistemato. Lo aveva
visto nelle campagne di guarigione per fede di suo padre e a casa, miracoli dopo miracoli, centinaia e
centinaia di volte. Perché non poteva accadere anche a lui? Di certo accadrebbe se solo suo padre fosse
lì a pregare. Ma nessuno sapeva esattamente dove era suo padre o quando sarebbe ritornato. Dopo un
ritardo di diversi giorni, il dottor Brenner insistette sul fatto che l'operazione non poteva essere più
rinviata. La vita di Paul era posta in gioco. A malincuore, la signora Broy firmò il permesso per il
dottor Brenner di operare il nipote.
La mattina seguente mentre attendeva nervosamente l’operazione, Billy Paul si lamentava per il
suo destino. Entro un’ora il dottor Brenner avrebbe rimosso parte delle sue viscere e collegato
l’estremità tagliata attraverso un buco nell’addome ad un sacchetto di plastica. Per il resto della sua vita
sarebbe stato destinato ad usare il sacchetto di plastica. Pensò a ciò che suo padre gli aveva detto: “Alla
fine il peccato ti costerà molto di più di quanto vorrai pagare”.
. Oh, perché aveva girato le spalle al suo Signore Gesù Cristo?
Si sentì una mano sulla sua spalla e la voce del padre. “Ciao, Paul”.
Un sollievo lo invase. “Papà, ho cercato così tanto di raggiungerti. Dove eri”?
“Sono stato in vacanza con la famiglia in Colorado. Paul, ti ricordi quella sera in Vandalia,
Illinois, quando Dio ti consentì di vedere il suo angelo”?
Billy Paul ricordò che aveva visto quel fascio di fuoco roteare per poi assumere la forma di un
uomo. L’angelo si ergeva in piedi nella loro camera d’albergo con le braccia conserte sul petto. Come
si ricordava bene la faccia, così austera e potente. “Io non potrei mai dimenticare quella notte, Papà”.
“Quello stesso angelo l’ho incontrato sulle montagne rocciose del Colorado, e mi ha detto: Vai
subito da Billy. È in difficoltà. Figlio, la via di un trasgressore è ardua".
“Prega per me, papà”.
Bill scosse la testa. “Non ancora, figliolo non sono stato io a peccare; tu l’hai fatto. Per prima
cosa è necessario che tu chieda a Dio di perdonarti. Se sei pronto a fare di Gesù Cristo il tuo Signore,
credo che ti guarirà”.
Là nel suo letto d’ospedale, Billy Paul si convertì, ritornò al centro di quell’incrocio e questa
volta scelse la strada giusta, quella che conduce alla vita eterna. Poi il padre pregò per la sua
guarigione.
Quando il dottor Brenner venne per vedere il suo paziente prima dell’operazione, Bill gli chiese
di esaminare Paul ancora una volta. Dopo numerosi test, il dottor Brenner disse: “Reverendo Branham,
non capisco. Suo figlio ha smesso di sanguinare e non riesco a trovare alcuna traccia di infezione
cancrenosa. È come se fosse avvenuto un miracolo”.
“E non sa la parte migliore”, disse Bill. “Paul aveva lasciato il Signore Gesù Cristo ma oggi è
ritornato. Questo è il miracolo più grande di tutti”.
Nel novembre del 1953, William Branham tenne una campagna di guarigione per fede di nove giorni
in Owensboro, Kentucky, poi il 29 novembre iniziò una lunga campagna in Palm Beach, Florida.
Mentre era a Palm Beach, Gordon Lindsay lo chiamò per chiedergli se voleva parlare alla Voice of
Healing convention in Chicago il venerdì sera 11 dicembre. Bill aveva previsto di essere in Palm Beach
fino al 15 dicembre, ma poiché l'estate scorsa aveva promesso a Lindsay (e anche a Joseph Matteson-
Boze) che avrebbe parlato a Chicago per la Voice of Healing convention, decise di accorciare le
riunioni in Florida. Non appena finì di parlare con Lindsay, chiamò Matteson-Boze per far conoscere al
suo amico il giorno in cui lui sarebbe andato a Chicago. Dal momento che avrebbe parlato soltanto una
sera presso la Convenzione, Matteson-Boze chiese se avrebbe predicato il Sabato sera e Domenica
mattina presso la Chiesa Filadelfia in Chicago. Bill rispose che sarebbe stato felice di farlo.
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Terminò in West Palm Beach la sera del 6 dicembre. Quella stessa sera lui e Billy e Paul (che
stava nuovamente aiutandolo nelle sue campagne) partirono verso casa. Facendo a turno, guidarono per
tutta la notte e il giorno successivo, arrivarono a casa circa alle tre della mattina seguente. Mentre Bill
si stava preparando per andare a letto, l’angelo del Signore entrò nella sua camera da letto e disse:
“Qualcosa non va a Chicago”.
Bill chiese, “È nella Philadelphia Church”?
“No”, disse l’angelo, mentre gli si apriva una visione. Bill vide Gordon Lindsay, l’editore della
rivista “Voice of Healing” girarsi verso un altro uomo e dire: "Vai a dirlo al Fratello Branham. Ma non
fargli sapere che io ho avuto a che fare con questo". Quando la visione svanì, l'angelo disse:
"Quell’uomo ti metterà a confronto alla convenzione e ti toglierà dalla riunione”.
L’angelo scomparve prima che Bill potesse fare un’altra domanda, lasciandolo mentre pensava
che cosa significasse.
L’11 dicembre 1953, Bill arrivò alla convenzione della voce di guarigione 45 minuti prima del
suo turno per parlare. Un uomo di nome Velmar Gardner lo aspettava alla porta, lo prese per un braccio
e lo accompagnò in fretta verso l’atrio in una stanza laterale. Gardner sembrava impaziente di chiudere
la porta. Subito dopo un altro uomo entrò e si presentò come il reverendo Hall della rivista Voice of
Healing. Bill riconobbe il signor Hall come l'uomo che parlava con Lindsay nella visione.
In modo grave il reverendo Hall disse, “Fratello Branham, abbiamo sentito che prevede di
parlare alla Philadelphia Church domani sera e Domenica. La Voice of Healing ha deciso che se
predica per Matteson-Joseph Boze, allora non le permetteremo di parlare stasera in questa
convenzione”.
“Cosa c’è di sbagliato nel predicare per il fratello Boze”?
“Beh, ad alcune chiese di Chicago non piace. E per mantenere l’unità qui, alla nostra
convenzione, noi abbiamo preso questa decisione”.
“Che intende per, “noi”?
“Il consiglio di amministrazione della Voice of Healing. Gordon Lindsay non ha nulla a che
fare con questo”.
Bill sapeva di meglio. Ora poteva vedere di che si trattava. Il tutto puzzava di politica – L’
organizzazione della Voce di Guarigione ed alcune chiese di Chicago stavano cercando di far pressione
su di lui per conformarlo alle loro idee. Se non avesse superato quella tempesta in Sud Africa, ora
avrebbe potuto piegarsi sotto questa pressione. Ricordò ciò che l’angelo gli disse la notte in cui fu
guarito dalle amebe: “Fai come ti senti guidato”.
“L’estate scorsa ho promesso al fratello Boze che avrei tenuto almeno una riunione durante il
tempo di questa convenzione e ho intenzione di mantenere la mia promessa”.
“Allora non può parlare questa sera”.
“Per me va bene. Mi basterà entrare ad ascoltare il servizio”.
Alzatosi, Bill aprì la porta. Prima che facesse due passi fuori da quella stanza, Hall e Gardner lo
catturarono per le braccia e lo spinsero verso l’uscita. Le porte della sala della convenzione erano
aperte e Bill sentì qualcuno annunciare: “Siamo spiacenti di dire che il fratello Branham non parlerà
questa sera. Ha un fratello ammalato e così non è potuto venire.
Lo disse con scaltrezza, perché in parte era vero. Il fratello di Bill, Howard era malato. Non
molto tempo fa il Signore aveva mostrato a Bill una visione del loro padre, Charles, che scendeva dal
cielo e segnava la tomba dove Howard sarebbe stato sepolto. Ma Bill non sapeva quando sarebbe morto
suo fratello, nemmeno la malattia di Howard aveva influenzato in alcun modo questo viaggio a
Chicago.
Era un’altra lezione su come la politica poteva fortemente pregiudicare il ministero della chiesa,
indipendentemente da quanto aveva cercato di rimanerne fuori. E lui aveva provato. Non solo tutti i
suoi meeting erano stati interdenominazionali, ma volutamente egli manteneva la sua predicazione
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semplice per evitare di offendere i ministri di diverse denominazioni i quali sponsorizzavano le sue
campagne. Egli ha sempre predicato la guarigione e la salvezza attraverso la morte, la sepoltura e la
risurrezione di Gesù Cristo – temi sui quali la maggior parte dei cristiani potevano almeno essere
d’accordo. Ogni volta che aveva un peso nel predicare qualcosa al di là di questo, egli lo faceva nella
sua chiesa in Jeffersonville, Indiana. Ma in un contesto internazionale come il suo ministero, era
impossibile accontentare tutti, era anche difficile evitare le trappole della politica chiesastica. La sua
esperienza in questa convenzione della voce di guarigione lo palesò dolorosamente chiaro.
Appena William Branham tornò a casa da Chicago, venne a sapere che George Wright stava per
morire. Senza neppure prendere tempo per disfare i bagagli, Bill salì nella sua auto e si diresse verso
Milltown. George Wright era stato suo amico fin dai primi giorni del suo ministero. Nel corso degli
anni Bill aveva trascorso molte piacevoli ore alla fattoria dei Wright, girovagando per le colline
boscose a caccia di scoiattoli e conigli. Avevano gioito di molti buoni pasti insieme e discusso su molti
interrogativi della Bibbia intorno al tavolo di cucina dei Wright. Insieme, essi avevano condiviso molte
avventure. George aveva anche accompagnato Bill la sera che Georgie Carter era stata guarita dalla
tubercolosi dopo aver trascorso nove anni a letto. Quando Bill inforcò quella familiare strada di
campagna che conduceva alla fattoria dei Wright, sentì all’interno un vago senso di nostalgia.
George Wright fu così felice di vedere Bill che cercando di parlare troppo in fretta gli venne un
attacco di tosse, fino a sputare sangue. Quando la sua voce ritornò, disse lentamente, “Oh, fratello
Branham, abbiamo cercato di raggiungerti a Chicago. Hai ricevuto il telegramma”?
“No, fratello George. Non mi è mai arrivato. Com’è la tua condizione”?
“Dei coaguli di sangue sono partiti dalle mie gambe e poi sono arrivati nei ginocchi. Uno
specialista venuto da Louisville per esaminarmi, disse che ho solo tre o quattro giorni ancora da vivere;
egli ha detto che quando tali coaguli si staccano, o andranno al mio cervello e resterò paralizzato,
oppure andranno al mio cuore e morirò di colpo”.
Cadendo di traverso sul letto, Bill implorò Dio di lasciar vivere George. Egli rimase alla fattoria
dei Wright ancora alcuni giorni continuando a pregare per il suo vecchio amico. Ogni mattina presto
metteva sulle spalle il suo fucile e camminava a fatica nella neve per la collina boscosa dietro la casa a
caccia di conigli. La terza mattina, tornando giù per la collina, Bill contò dieci automobili parcheggiate
nel cortile. Sapeva cosa significava. Il pubblico aveva scoperto che era qui e le persone venivano per
una preghiera. In tutta buona coscienza non poteva rimanere più alla fattoria. La signora Wright non
aveva bisogno di una massa di sconosciuti intorno alla sua porta in un tempo di distretta come questo.
Mentre stava preparando le valige, Meda lo chiamò al telefono. “Bill, devi tornare a casa subito.
La signora Baker, quella vedova ebrea che lavora per la missione cristiana qui in città, vuole che tu
preghi per sua figlia”.
Bill conosceva la figlia della signora Baker, il cui primo bambino era nato con i piedi deformi (
equini ) e fu guarito dopo che Bill aveva pregato per lui. Egli conosceva la signora Baker per la sua
reputazione, perché a volte era menzionata nel giornale locale. Ex ardente Ebrea convertita al
cristianesimo, frequentò l’Istituto Biblico Moody di Chicago, laureata con lode, si era trasferita a
Louisville, Kentucky e per molti anni era stata un’attiva missionaria tra la popolazione ebraica della
zona.
“Stavo appena pianificando di partire da qui comunque”, disse Bill. “Che cosa ha la figlia della
signora Baker”?
“Ha appena avuto un bambino e sono sorte alcune complicazioni. La signora Baker dice che è
setticemia. Immagino che significa avvelenamento del sangue. Il bambino sta bene, ma la giovane
madre è in condizioni critiche. Si trova all’ospedale Battista”.
“Mi fermerò lì prima di tornare a casa”, disse Bill.
Shelby Wright, il figlio di George di 40 anni, portò la valigia di Bill nella sua macchina che era
parcheggiata sotto un gigantesco salice di fronte al giardino. Shelby disse: “Fratello Branham, so che
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avete cercato di dare una speranza alla mamma ma che cosa realmente ne pensa del papà? Sta
morendo”?
“Sì, Shelby, credo che il tuo papà stia per morire. Ha 72 anni. Dio gli ha promesso solo 70 anni.
Ho chiesto a Dio di risparmiarlo, ma Dio non mi ha risposto una parola al riguardo. George è un
cristiano, così è pronto a partire. Suppongo che ora Dio sta per portarlo a casa".
“Oh, so che papà è pronto ad andare. Ma sai cosa mi preoccupa di più? Per anni papà ha
testimoniato a tutti intorno a Milltown che Dio è un guaritore. Ora alcune di queste persone lo stanno
prendendo in giro, dicendo che se Dio è un tale guaritore, perché non scioglie quei coaguli di sangue? E
l’uomo che ride più forte è il pastore della Chiesa di Cristo”.
Quel pomeriggio Bill si fermò all’ospedale Battista. La signora Baker era nella sala fuori della
stanza di sua figlia, bisticciando con un’altra donna e un prete cattolico. Bill si avvicinò, l’altra disse
alla signora Baker, “Ma lei è la mia nuora e non voglio che vada all’inferno voglio che il mio sacerdote
gli dia l’estrema unzione”.
“Solo un attimo”, si interpose Bill. “Voi mi dovreste prima lasciare entrare. Sono il fratello
Branham e sono venuto per ungere la ragazza per la vita”.
Questo veramente mandò la suocera in agitazione. Bill suggerì: “Perché non lascia decidere il
marito”?
Il marito, un uomo sulla ventina, sicuramente preferì che andasse prima Bill ad ungere la moglie
per la vita. Brontolando, la suocera si fece da parte e lasciò passare Bill.
La giovane madre era in coma, la sua anima fluttuava tra la vita e la morte, Bill si inginocchiò a
lato del letto e trascorse dieci minuti chiedendo a Gesù Cristo di essere misericordioso e lasciarla
vivere. Infine egli si alzò, asciugò una lacrima dai suoi occhi, riprese il suo cappello e il soprabito.
Prima che egli potesse uscire, la Colonna di Fuoco apparve sopra il letto della giovane madre.
Immediatamente la luce lo portò in una visione. Vide questa giovane madre in piedi nella sua cucina
che mescolava una pentola di minestra. Guardò giù ad un turbolento ragazzino, mise il dito sulle sue
labbra e disse: “Shhhh. Il bebè dorme”. Quindi la visione lo lasciò.
Sorridendo con fiducia, Bill uscì nel corridoio. Vi erano il marito, il medico, il sacerdote e le
due nonne, tutti in gruppo. Bill disse al marito, ho una buona notizia per te, figliuolo. Così dice il
Signore,‘tua moglie guarirà’. Questa sera starà peggio; ma domani mattina incomincerà a migliorare.
Entro 36 ore starà abbastanza bene da ritornare a casa. Se non sarà così, allora io sono un falso
profeta”.
Mentre la signora Baker e il suo genero, esultavano, il sacerdote guardò il medico con sguardo
interrogativo, il quale scosse la testa e andò via. Accigliata, la suocera scattò: “Figlio, non ne abbiamo
avuto abbastanza di queste sciocchezze? È ora che il sacerdote la unga per la sua morte”.
Il giovane marito non voleva lasciare entrare il sacerdote. Egli disse alla suocera, “Ti ricordi
quando il mio primo bambino nacque con i piedi deformi? Lo portai a casa dal fratello Branham
affinché pregasse per lui. Il fratello Branham vide una visione e disse che entro 24 ore il mio bambino
avrebbe avuto i piedi raddrizzati. La mattina seguente noi corremmo verso il suo lettino e lo trovammo
proprio come disse il fratello Branham. Se il fratello Branham dice: ‘Così dice il Signore’, in 36 ore
mia moglie sarà guarita, allora addio; io vado a mettere in ordine la casa per lei”.
Come Bill stava per lasciare l’ospedale Battista, incontrò Charlie McDowell sulla scalinata che
lo pregò di andare con lui a Frankfurt, Kentucky a pregare per sua madre. Lei aveva 61 anni. I medici
l’avevano appena operata dal cancro. Trovarono il suo corpo così pieno di tumore maligno che non si
preoccuparono nemmeno di ricucirla, tapparono solo l’incisione con un cerotto perché sarebbe
comunque morta in poche ore.
Era tarda notte, quando Charlie McDowell e Bill arrivarono a Frankfurt. All’ospedale Bill mise
semplicemente le mani sulla signora McDowell e chiese la sua guarigione nel nome di Gesù Cristo. Poi
partì e arrivò a casa circa alle cinque del mattino. Diversi estranei dormivano vicino alla sua porta di
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casa, in attesa che arrivasse. Cortesemente pregò per ognuno, poi cascò nel letto esaurito.
Poche ore dopo la luce del sole lo svegliò. Erano le nove di lunedì mattina, 28 dicembre 1953.
Infilò il suo accappatoio sopra il pigiama e andò verso il bagno. Quando superò la porta del soggiorno,
rimase sorpreso nel vedere dentro una giovane bella donna. Egli disse: "Buongiorno, signorina. Che
cosa sta facendo qui"?
Lei non gli rispose. Invece girò la testa e parlò a qualcuno in cucina. Bill guardò per vedere chi
fosse. Allora, comprese che era una visione, perché la cucina che vedeva non era la sua. La signora
McDowell era lì, piegata vicino ad un armadietto della cucina che parlava al telefono. Bill pensò,
“Ecco la donna per la quale ho pregato la notte scorsa”.
Proprio in quel momento sentì un insolito rumore dietro di lui. Perplesso, si girò per vedere che
cosa potrebbe essere. C’era un salice piangente. Piccoli pezzettini d’argilla gialli cadevano dal cielo,
facendo plop-plop mentre riempivano un grande buco di forma rettangolare alla base dell’albero. C’era
qualcosa in merito a quei rami di salice che avevano qualcosa di familiare. Sì, era quel salice che
sorgeva a casa di George Wright. Aveva sentito l’angelo del Signore dire qualcosa sulle ‘tombe’, ma
non aveva compreso di cosa si trattasse, così chiese a Dio di ripetere la visione. Improvvisamente si
trovò dietro il pulpito della sua chiesa in Jeffersonville. George Wright entrò dalla porta principale,
venne giù per la navata e diede la mano a Bill. L’angelo disse: “Così dice il Signore, George Wright
scaverà le tombe di coloro che ridono di lui”. Ora Bill comprese che George sarebbe guarito.
Dopo la prima colazione, chiamò Charlie McDowell per dirgli che sua madre sarebbe venuta a
casa dall’ospedale. Poi chiamò i Wright.
Shelby rispose al telefono. “Fratello Branham, papà è quasi paralizzato questa mattina”.
“Non importa. Egli guarirà. Vai a dire al tuo papà che ho il ‘così dice il Signore’ per lui. Egli
scaverà le tombe di coloro che ridono di lui”.
“Fratello Branham, sapete che a volte mio papà lavora presso il cimitero come scavatore di
sepolture”?
“No, Shelby, non lo sapevo”. Ma ora che lo sapeva, la visione aveva ancora più senso.
Dettaglio dopo dettaglio, le visioni divenivano realtà. La signora McDowell si sentì
immediatamente meglio. Il suo medico la esaminò di nuovo e rimase sconvolto quando non riuscì a
trovare traccia di cancro. In realtà il caso sconcertò l’intero personale ospedaliero. Una settimana dopo
tornò a casa riprendendo i suoi lavori domestici. Ogni giorno si rallegrava al telefono in lunghe
conversazioni con sua figlia, proprio come Bill l’aveva vista fare nella visione.
Due giorni dopo che Bill disse a George W. ‘così dice il Signore’, i coaguli di sangue nel
ginocchio si sciolsero senza alcun danno. Dopo di che, recuperò rapidamente la sua salute. Una
domenica mattina entrò dalla porta del Tabernacolo Branham, camminò giù per la navata verso la parte
anteriore e diede la mano a Bill, proprio come lo aveva visto fare nella visione. A riguardo di coloro
che lo avevano schernito durante la sua malattia perché aveva testimoniato che Gesù Cristo è il
guaritore, entro l’anno cinque di essi furono sepolti, tra cui il ministro della Chiesa di Cristo. George
Wright visse fino ai novant’anni.
Per quanto riguarda la giovane madre morente di setticemia, il mattino dopo il suo sangue
analizzato era esente da tossine. Il mattino seguente portò il suo neonato a casa dall’ospedale. La
signora Baker cantava dalla gioia. Nel suo lavoro missionario, testimoniava con zelo come Gesù Cristo
aveva guarito la figlia. Presto l’organizzazione cristiana che la sponsorizzava ritirò il suo sostegno
finanziario. Un funzionario dell’organizzazione spiegò, “Non abbiamo nulla contro William Branham,
ma non vogliamo che il nostro programma si impigli nella controversia che avvolge la guarigione
divina”.
Quando Bill sentì questo, disse: “Allora sono fuori dal programma di Dio. Segni e prodigi
rivendicano sempre il programma di Dio. Finché c’è un mondo, ci sarà un Dio soprannaturale qui per
controllare le cose, e Lui avrà sempre qualcuno sul quale Lui può avere il conrollo. Questa sera Egli ha
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una chiesa in tutto il mondo. La Sua chiesa ha un sacco di cose che devono essere sistemate. Io non
posso farlo; nessun uomo può farlo. È affare di Dio. Egli se ne prenderà cura. Non importa quanti
programmi contraffatti nascano, ognuno di essi cadrà. Dio stesso istituirà il Suo programma. Per quanto
ne so, il Suo programma è per le persone di essere battezzati in Cristo Gesù ed essere guidati dallo
Spirito Santo, esenti da condanna”.