6 nov 2015

Capitolo 61 Tre testimoni 1952

MEDA BRANHAM bussò nuovamente. "Bill, stai bene"? "Sì", rispose lui, "Vieni dentro".
Meda entrò nella camera da letto con la bambina in braccio che dormiva. “Bill, è successo
qualcosa? Poche ore fa ho dovuto alzarmi con Sara e mentre ero alzata ho pensato di venire a vedere di
te; ma quando sono arrivata a questa porta, ho sentito una forte sensazione come se non avrei dovuto
aprirla. Pensai che forse avevi una visione, così mi sedetti in salotto e ho cullato Sara fino ad ora”.
Bill guardò l’ora. Erano le sei. La visione l’aveva tenuto per più di tre ore! “Sì, tesoro, è stata
una visione. L’angelo del Signore era qui sin dalle tre di questa notte. Dio mi ha perdonato ed avrò la
vittoria su questi parassiti”.
“Oh, Bill”, ansimò lei “Che meravigliosa notizia”! Pochi minuti dopo il suo entusiasmo si placò
in un interrogativo” Bill, potresti vedere quella donna nevrotica di New Albany, oggi. Mi ha chiesto di
chiamarla la prossima volta che l’unzione veniva su di te”.
“Certo, tesoro. Dille di venire verso le dieci. Per prima cosa questa mattina ho bisogno di andare
in banca e verificare quegli assegni per l’imposta sul reddito. Devo chiamare anche il dottor Lukas e
vedere se può farmi un altro esame”.
Mentre Meda andò a telefonare alla signora Shane, Bill si sedette pensando a ciò che la visione
significasse. La prima Scrittura era facile, perché era parallela alla sua sventura in Sud Africa. Paolo
disse a quei marinai che se lo avessero ascoltato e fossero rimasti a Creta per l’inverno, non avrebbero
perso la nave. Evidentemente anche Paolo ebbe problemi con la gente perché non credevano che fosse
stato guidato da Dio.
Paolo soffrì insieme con l’equipaggio per quell’errore, ma per grazia di Dio, nessuna vita fu
persa. Per Bill, la lezione fu ovvia: Mai più avrebbe seguito le idee degli uomini quando il Signore lo
stava guidando per un’altra via.
Comprendere come il 1° capitolo di Giosuè potesse essere applicato a lui era più impegnativo.
Come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò. Sicuramente
questa era una dichiarazione di impegno a Dio in questo ministero. Ma qual era il legame specifico tra
il suo ministero e quello di Giosuè? Dio gli stava dando la commissione di condurre la chiesa in una
terra promessa spirituale, allo stesso modo che Giosuè portò Israele in una terra promessa naturale?
Questo era il modo in cui gli sembrava. Perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che
giurai ai loro padri di dare ad essi... Giosuè non solo condusse i figli di Israele a combattere per il
possesso di Canaan ma dopo le battaglie, Giosuè divise la terra tra le 12 tribù, dirigendole alla loro
eredità terrena. Secondo l'apostolo Paolo, Dio ha promesso alla chiesa cristiana un'eredità spirituale. Or
questo dico, fratelli, che carne e sangue non possono eredare il regno di Dio; né la corruzione può
eredare l’incorruttibilità. Ecco, io vi dico un mistero: Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati, in un
momento, in un batter d’occhio, al suon dell’ultima tromba. Perché la tromba sonerà, e i morti
risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. Poiché bisogna che questo corruttibile rivesta
incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità.
Bill si chiedeva se lui fosse stato chiamato a guidare la Chiesa gentile nella sua eredità
spirituale.
Qualunque altra cosa potesse significare la visione, era evidente che molte battaglie lo
aspettavano, e Dio lo stava incoraggiando ad andare avanti con coraggio. Non te l'ho io comandato? Sii
forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te
dovunque andrai. Bill prese la penna e scrisse un breve resoconto della visione sulla pagina bianca sul
retro della sua Concordanza Biblica Scofield, di modo che egli potesse sempre ricordarla e averla
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sempre con se.
Durante la colazione, la suocera di Bill fece un salto da lui per chiedere: “Va tutto bene qui”?
Questa mattina sono andata al lavello per lavare i piatti della sera scorsa e ho sentito il Signore che mi
diceva: «Vai a casa di Bill. Qualcosa è accaduto»”!
Dopo che Bill raccontò alla signora Broy delle ripetute visite dell’angelo in quella notte, Bill
ricordò qualcosa nella Bibbia che diceva: ... dalla bocca di due testimoni, o dalla bocca di tre
testimoni, la parola deve essere stabilita. Ecco il suo secondo testimonio, a conferma che ciò che gli
disse l’angelo era vero. Finita la prima colazione, Bill chiamò il dottor Lukas. “Mi piacerebbe fare un
esame questa mattina”.
“Per cosa”?
“Non ho più quelle amebe”.
“Sì che le hai. Una volta che una persona ha quei piccoli diavoli, li avrà per il resto di tutta la
sua vita”.
“Questa mattina il Signore Gesù ha fatto qualcosa per me. Vorrei che mi controllasse ancora
una volta”.
Il dottor Lukas esitò. “Ah – bene – l’ho appena esaminata l’altro giorno. I suoi intestini sono
riempiti con quei parassiti. Ma se vuole essere esaminato nuovamente, venga questo pomeriggio e gli
darò un’altra occhiata”.
Bill arrivò alla banca proprio mentre stavano aprendo. Il suo impegno non durò a lungo. Mentre
stava andando alla porta, improvvisamente sentì come se lui non dovesse uscire. Oltrepassò la hall e
pregò in silenzio, “Signore Dio, che cosa vuoi che faccia”. Rimase fermo per un minuto, con la sua
valigetta sotto il braccio. Poi una voce nella sua testa pronunciò distintamente, “Guarda Bob Denison”.
Bob Denison, un cassiere della banca, era da lungo tempo suo conoscente. Bob era dietro una
delle finestre dei pagamenti con la testa bassa. Bill si avvicinò e disse allegramente: “Buon giorno,
Bobby. Come va oggi”?
Quando Bob sollevò la testa, le lacrime gli scendevano dagli occhi. “Billy, non so come la
prenderai, ma questa mattina alle tre mi svegliai, avevo sognato che dovevo raccontarti il mio
problema. Adesso sei qui, spero che non ti dispiaccia”.
“No, Bobby. Vai avanti”.
“Quasi tutti i miei sono morti di cancro. Ed ora ho ogni sintomo di esso. Sono preoccupato a
morte negli ultimi giorni”.
Prendendo la mano destra di Bob nella sua sinistra, Bill sentì le pulsanti vibrazioni di un
demone del cancro. La mano sinistra di Bill si gonfiò e divenne rossa. “Bobby, preghiamo che Gesù
Cristo tocchi il tuo corpo”.
Dopo una breve preghiera, le vibrazioni si fermarono. Il tumore era sparito. Bill pensò: “Questa
è la mia terza testimonianza”.
Quando arrivò a casa, la signora Shane era già arrivata. Dal momento che era troppo nervosa
per guidare lei stessa, due suoi amici l’avevano accompagnata. Bill chiese loro di attendere in salotto
mentre conversava con la signora Shane nello studiolo. Anche un uomo Battista giunse alla casa
affinché Bill pregasse per lui. Non l’aveva mai incontrato prima, ma conosceva la sua fama, in quanto
quest’uomo giocava nella squadra professionale di baseball del Louisville, Kentucky. Ora egli stava
morendo di cancro alla milza, una condizione per cui la scienza medica non aveva nessuna cura. Bill
gli chiese di attendere in una camera da letto.
Entrando nello studio, Bill trovò la signora Shane che camminava avanti e indietro, torcendosi
le mani. Sedutosi su uno sgabello Bill disse: “Piacere, signora Shane. Prego, si sieda”
Si buttò su una sedia e balbettò, “Fr – fratello Branham, È qui l’angelo del Signore”?
“Sì, sorella, noi siamo seduti in sua presenza”.
“Bene. Ora potete scacciare questo cattivo spirito da me. Mi sento come se ad ogni minuto il
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terreno potrebbe aprirsi e inghiottirmi”.
“Solo un minuto, sorella. Dobbiamo guardare a ciò che stiamo per scacciare. Parliamo un po’
prima”. Voleva tenere la sua mente lontano dal problema, in modo che si calmasse. “Facciamo un
piccolo viaggio”–
“No”! strillò. “Non posso fare un viaggio”! La sua voce si fece più isterica.
“Si rilassi”, moderò Bill. “Stavo parlando di un viaggio immaginario. Ritorniamo a quando Dio
ha fatto l’uomo e la donna, e li mise nel giardino d’Eden”. Egli parlava dolcemente, cercando di
calmarla. Bill presto vide una piccola auto nera correre nell’aria tra di loro. Egli chiese, “Ha mai avuto
un incidente”?
“No, fratello Branham. Perché me lo chiede”?
“Oh, ho visto qualcosa”. Egli continuò a parlare. Presto la visione ritornò, rivelando la brutta
verità. “Lei si è sposata durante l’ultima guerra, e suo marito fu mandato in Francia. Si sentiva sola e ha
iniziato a correre in giro con altri uomini e una notte in un’auto nera con un ragazzo biondo infrangeste
il voto del matrimonio. Sulla Via del ritorno, l’auto nera fu quasi colpita da un treno mentre
attraversava la ferrovia”.
La signora Shane gridò e crollò sul pavimento. Meda corse nella stanza per vedere cos’era
successo. Insieme, Bill e Meda aiutarono la donna a rialzarsi e sedersi su una sedia. Tremando, senza
controllo singhiozzò, “Fratello Branham, non oserete dirlo a nessuno”!
“Sorella, proprio lì giace il suo problema. E non potrà mai stare meglio fino a quando non lo
mette a posto. Non importa quante volte pregano per lei, potrebbero ballare urlare e ungerla con 200
litri di olio, non le farebbe niente di bene. Fintanto che ha un peccato inconfessato nella sua vita, quel
diavolo ha il diritto di rimanere lì. Se vuole guarire, dovrà confessare il peccato a suo marito e metterlo
a posto”.
“Ho confessato; fratello Branham. L’ho confessato a Dio molto tempo fa”.
“Non ha peccato contro Dio. È una donna coniugata. Ha peccato contro i voti del suo
matrimonio”.
“Fratello Branham, non posso dirlo a mio marito. Mi lascerebbe di sicuro”.
“Sorella, sa che ho detto la verità. Nessuno sa di quel peccato eccetto lei, il ragazzo biondo, e
Dio. Mi ha detto che è stata da uno psichiatra per dieci anni. Egli non poteva tirarlo fuori da lei. Ma
questo è il suo problema. Esso giace giù nel suo profondo subconscio. Non potrà mai guarire fino a
quando non lo dirà a suo marito e ripulisce la sua coscienza”.
“Non posso farlo”, singhiozzò. “Io ho tre figli. Distruggerebbe la nostra casa”.
“La vostra casa si sfascerebbe comunque, perché i suoi disturbi psichici non la terrebbero
insieme più molto a lungo. È meglio che vada a parlarne a suo marito”.
“Io- io non posso”, gridò piangendo. “Proprio non posso farlo”.
Bill si alzò. “Questo sta a lei, sorella. Io ho fatto tutto che potevo fare. Io le ho detto ciò che Dio
mi ha mostrato e sa che è la verità. Il resto dipende da lei. Io ora devo andare a vedere un uomo
nell’altra camera il quale ha il cancro”.
Lei supplicò, “Oh, Fratello Branham, non mi lasci”!
Bill improvvisamente vide un uomo accanto alla signora Shane. Era alto, con i capelli neri ben
pettinati, e indossava una giacca bianca e quando lui si girò, Bill potè leggere la parola
“CHEVROLET” stampata su tutta la schiena. Bill chiese:“suo marito non lavora presso la ditta
Chevrolet?”
“Sì”, piagnucolò.
“E’ un uomo alto, dai capelli scuri ondulati pettinati di lato”.
“Sì. Proprio così”.
“Egli ha lo stesso peccato da confessarle”.
Le sue mani volarono sulle guance. “No, non mio marito! Lui è un diacono”.
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“Non mi interessa di ciò che egli mostra esteriormente, Dio vede il suo cuore. Durante la guerra,
quando suo marito atterrò in Inghilterra, prese una ragazza e visse con lei. Ma non è tutto. Proprio tre
giorni fa egli uscì con una donna dai capelli neri che lavora nel suo ufficio. Lei indossava un vestito
rosa. Parcheggiarono la Chevrolet verde con la targa dell’Indiana sotto un albero di faggio. “E proprio
lì fu infedele a lei come una volta lei hai fatto a lui”.
“Conosco la donna”, ansimò. “E conosco anche l’auto”.
“È meglio che vada, chiami suo marito e parli a fondo di questa cosa”.
Mentre Bill andò a pregare per l’uomo con il cancro, la signora Shane telefonò a suo marito al
lavoro e gli chiese di incontrarla sulla strada. I suoi due amici la portarono sul posto e attesero finché
arrivò il marito. Quando fu seduta sul sedile anteriore con il marito, disse lentamente: “So che ti ho
logorato questi ultimi dieci anni, andando ogni settimana da quello psichiatra. Ma adesso credo che
sono andata a fondo del mio problema. Una volta ho fatto qualcosa, qualcosa di male, qualcosa che da
allora mi ossessiona. Io devo dirtelo e spero che mi perdonerai.
Quando finì di confessare il suo peccato, suo marito all’inizio agì come fosse indignato. Lei
aggiunse: “E tre giorni fa non eri tu con una segretaria del tuo ufficio? Non avete parcheggiato la
Chevrolet verde sotto un albero di faggio e fatto la stessa cosa che ho fatto io”?
Egli la guardò con diffidenza. “Con chi hai parlato”?
“Ho appena visto il Fratello Branham. Lui me l’ha detto”.
A questa rivelazione la sua ipocrisia si sgonfiò come dei pneumatici forati.
“Tesoro, è la verità. Se tu mi perdoni, io ti perdono. Andrò giù alla chiesa e darò le dimissioni
da diacono e tu ti dimetterai da insegnante della scuola domenicale. Camminiamo correttamente con
Dio e cresciamo rettamente i nostri figli”.
Guidarono fino alla casa dei Branham e abbracciati si diressero alla porta. Bill aveva appena
finito di pregare con il malato di cancro. (L’uomo aveva ricevuto il suo miracolo.) Bill disse ai Shane,
“Sono felice di vedere che la cosa è stata risolta tra di voi. Ora possiamo invocare il Nome di Gesù e
fare uscire quel diavolo”.
Pochi minuti più tardi, la signora Shane era una donna nuova.
Più tardi, quel pomeriggio, si presentò alla clinica e occupato com’era, il dottor Lukas inserì
Bill tra gli appuntamenti. "Ora, che cosa stavate dicendo al telefono questa mattina"?
“Io non ho più quelle amebe”.
“Reverendo Branham, probabilmente avrete solo un sollievo temporaneo dai sintomi. Che a
volte succede. Medicalmente lo chiamiamo una remissione”.
“No, doc, questo non è temporaneo. È permanente. Sono totalmente guarito”.
“Mi ha portato un campione di feci?” Il dottor Lukas portò il campione al laboratorio della
clinica. Ben presto egli tornò indietro e disse: “Vorrei fare un ulteriore controllo”. Quando finì tale
esame, disse: “Reverendo Branham, le amebe sono ancora lì, ma non sono più attive. Non ho mai
sentito prima che sia accaduta una tale cosa e non ho nessuna idea cosa potrebbe averlo causato”.
“Io lo so”, disse Bill fiducioso. “Il Signore Gesù mi ha guarito questa mattina verso le tre”.
Il medico disse, “Dovrò esaminarla regolarmente per tre mesi prima che possa dire che non è
più contagioso”.
“Mi può esaminare ogni giorno se lo desidera”.
Mentre Bill si stava avviando attraverso la sala d’attesa, vide il collaboratore del dottor Lukas in
piedi sulla porta del suo ufficio che parlava con un’infermiera. “Signor Branham”, disse il medico,
avvicinandosi per salutarlo, “È bello vederla di nuovo.”
Nella sua mente, Bill pregò, “Signore, se Tu vuoi che parli con lui di religione, lascia che lui
avvii l’argomento. Non voglio pressarlo”.
Il medico disse: “Cosa ne pensa di quelle tribù in Africa? Non stanno progredendo sempre di
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più”?
“Sì, penso di sì”.
“Ci sono molti indiani trapiantati in Sud Africa, vero”?
“Proprio così. La popolazione di Durban è quasi la metà indiana”.
“Ho letto molte cose su questo, sono Indù vero”?
“Molti di loro sono indù, ma alcuni sono musulmani”.
“Sono persone intelligenti, quegli indiani. In realtà credo che il Mahatma Gandhi sia stato
l’uomo più grande che sia mai vissuto”.
“Ogni uomo ha diritto alla propria opinione. Ma differisco con lei; Io credo che sia stato Gesù
Cristo”.
“Io scommetterei che non ha avuto molto successo nel far cambiare a quei indù e musulmani la
loro religione, vero”?
“Oh, sì. Abbiamo avuto circa 30.000 convertiti in un solo giorno”.
“Cosa”? Il medico sbottò, gettando la sigaretta sul pavimento. “Trenta mila convertiti in un
giorno”?
“Se ha qualche dubbio, può chiamare Sidney Smith, il sindaco della
a lui. Scoprirà che probabilmente abbiamo fatto una bassa stima”.
“Siete sicuro che fossero indù”?
“Molti di loro erano indù. Quando hanno visto la potenza del Dio Onnipotente muoversi in
mezzo a loro, credevano che fosse il Signore Gesù, come avevo detto loro che era. Vidi centinaia di
donne indù pulire il puntino rosso tra i loro occhi quando hanno accettato Cristo”.
Tutti nella sala d’attesa sembravano essere in ascolto di questa conversazione. Il medico stritolò
con la scarpa la sigaretta che aveva gettato; quindi diede una pacchetta sulla schiena di Bill e disse:
“Ragazzo, devi essere un genio”. “No, signore. Ho fatto solo la scuola elementare. Il mio Signore Gesù
è il genio”.
“Oh, non lo so”, disse il medico. “quello è un po’ fuori portata per me.”
“Mi scusi se sono schietto nel parlare con voi dottore, ma state lasciando sfuggire qualcosa. Lei
è un uomo intelligente, pieno di conoscenza. Ma la conoscenza può solo allontanarla. C’erano due
alberi nel giardino dell’Eden. Uno d’essi era l’albero della conoscenza e l’altro era l’Albero della Vita.
Quando Adamo lasciò l’Albero della Vita per mangiare il frutto dall’albero della conoscenza, si è
separato dal suo Creatore. Da allora, l’uomo mangia dall’albero della conoscenza ed esso è la sua
distruzione. Egli ha imparato come fare il metallo e cosa ne ha fatto? Spade e frecce. Poi ha scoperto la
polvere da sparo. Dopo un po’ ha inventato l’automobile. Ciò uccide più persone della polvere da
sparo. Ora egli ha la bomba atomica”.
“Ma se l’uomo non avesse inventato niente di questo, sarebbe dovuto morire lo stesso”.
“No, se fosse rimasto con l’Albero della Vita. Sarebbe vissuto per sempre. La morte venne
perché lasciò l’Albero della Vita per l’albero della conoscenza. Ma l’uomo può ancora vivere per
sempre, se egli ritorna all’Albero della Vita, il Quale è Gesù Cristo”.
“Io non ne so nulla” mormorò il medico.
“Io non sono contro l’istruzione”, concluse Bill. “Ma il problema con voi persone intelligenti è
che la vostra istruzione cerca di ragionare su ogni cosa. Vi arrampicate sull’albero della conoscenza
quanto più in alto potete andare, rigettate ogni cosa che non potete comprendere. L’albero della
conoscenza va bene, ma quando si arriva al punto più elevato dell’albero che si può, si dovrebbe saltare
sull’Albero della Vita e continuare ad arrampicarsi. Questo è tutto ciò che la fede è nella Parola di
Dio”.