6 nov 2015

Capitolo 42 Stremato e risanato 1948

Dopo Pheonix, Arizona, William Branham tenne altre campagne di
guarigione a Pensacola, Florida; Kansas city, Kansas; Sedalia,
Missouri ed a Elgin, Illinois. In ogni città raccontava alle folle della
sua visione del ragazzo che sarebbe risuscitato dai morti, dicendo:
“Scrivetelo sulla pagina bianca della Bibbia, così, quando ciò
avverrà, crederete che vi sto dicendo la verità”.
La sua salute continuò a peggiorare. Durante i servizi di preghiera
aveva difficoltà a rimanere in equilibrio, mentre pregava per gli
ammalati. Dopo ogni riunione aveva anche difficoltà ad
addormentarsi; se si addormentava, aveva poi difficoltà a svegliarsi
per il prossimo servizio. La sua testa gli doleva continuamente e a
volte il suo corpo tremava. Aveva acidità di stomaco e quello che
mangiava non andava d’accordo con lui. Qualche volta la sua mente
si annebbiava, andando alla deriva e non riusciva a concentrarsi. Si
sentiva come un naufrago.
Giovedì, 13 maggio 1948, cominciò una campagna di guarigione di
cinque sere in Tacoma, Washington. Sei mila persone riempirono
l’arena del ghiaccio alla sua massima capacità. Ogni sera le lunghe
linee di preghiera avanzavano lentamente, mentre Bill usava il segno
nella sua mano per scoprire le malattie ed elevare la loro fede
abbastanza in alto da accettare la potenza di guarigione di Cristo.
Ruby Dillard era fra quelli che vennero avanti. In quel momento,
Ruby stava soffocando per un tumore nella gola. Più tardi scrisse
nella rivista “La Voce della Guarigione”, anche se la gola mi faceva
male, mentre il cancro stava andando via, da allora non ho avuto più
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problemi. Centinaia di persone nella campagna di Tacoma avevano
testimonianze, altrettanto sbalorditive.
Alla fine del servizio del lunedì sera, Bill era di nuovo al limite di un
tracollo totale. Barcollò indietro dalla linea di preghiera e sarebbe
caduto se due uomini non lo avessero afferrato. Mentre questi due
uomini lo portavano fuori, Bill li implorava di lasciarlo salutare la
folla. Gordon Lindsay riportò questo saluto al pubblico, non
rendendosi conto sul momento del suo significato più profondo.
Il giorno dopo Bill chiamò insieme la sua squadra di sostenitori –
Jack Moore, Gordon Lindsay, Ern Baxter, e Fred Bosworth –
dicendo loro che, Eugene, Oregon sarebbe stato il suo ultimo
meeting per un po’. Tutti i suoi impegni sarebbero stati cancellati.
Naturalmente questi ministri si chiedevano per quanto tempo sarebbe
stato fuori dal campo. Bill disse loro che non lo sapeva; poteva
essere solo per qualche mese, o poteva essere per più di un anno.
Nella sua mente non era così ottimista. Per il momento le sue energie
erano così affievolite che si chiedeva se mai avrebbe potuto pregare
ancora per gli ammalati.
Per Gordon Lindsay in particolare, fu un colpo terribile. Non solo
Lindsay si era dimesso da pastore della sua chiesa in Ashland,
Oregon, per seguire le campagne di Branham, ma aveva messo anche
la sua energia creando il periodico la “Voce della Guarigione”, che
improvvisamente non aveva nessuno scopo. Dopo molta angosciosa
preghiera, Lindsay comprese che era andato troppo avanti con la
"Voce della Guarigione”, per ritornare indietro. I primi due giornali
erano già usciti. Così decise d’investire i suoi risparmi personali per
continuare la pubblicazione. Su cosa avrebbe dovuto concentrarsi ora
la rivista? Forse avrebbe avuto bisogno solo di un nuovo ministero
da seguire.
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Certamente non c’era scarsità di candidati dai quali scegliere. Il
sorgere fulmineo di William Branham sulla scena nazionale nel 1946
aveva aumentato la consapevolezza del pubblico sulla potenza di
guarigione di Dio e ispirato altri a seguire le orme di Bill. Dozzine di
ministeri di guarigione germogliarono nel 1947; e in questo
momento, nel 1948, l’elenco stava ancora crescendo. In un paio di
pubblicazioni,“La Voce della Guarigione” metteva in risalto William
Freeman, un giovane che stava avendo un moderato successo
pregando per gli ammalati. Ma Gordon Lindsay sentì che se la "Voce
della Guarigione" voleva sopravvivere senza l’influenza del nome di
William Branham, non avrebbe dovuto limitarsi a segnalare un solo
individuo, ma avrebbe dovuto comprendere una vasta gamma di
ministeri di liberazione e guarigione. “Dopo tutto”, pensò Lindsay,
“Quante volte ho sentito il fratello Branham dire: Gesù Cristo è
l’unico guaritore”?
Nel frattempo, Bill, si tormentava a casa, malato e scoraggiato.
Giorno dopo giorno si agitava nel letto, mentre il suo stomaco si
contorceva come una vasca di acido caustico. Quando provava a
mangiare, un liquido caldo e grasso gli veniva alla gola e gli bruciava
la bocca. Il suo peso era sceso a circa 45 kg. Gli occhi affossati nelle
orbite. Il suo volto triste e pallido. Quando si alzava, la testa gli
doleva e le gambe lo sostenevano a stento. Si sentiva morire.
I dottori non potevano aiutarlo. Affermarono che aveva un
esaurimento nervoso dovuto al troppo lavoro e gli prescrissero un
completo riposo a letto. Dopo aver seguito per due mesi gli ordini dei
dottori, Bill si sentiva ancora male da morire.
Gridava al Signore in preghiera – a Gesù, la sua vita – a Gesù, il suo
amore – a Gesù, la sua sola speranza. Implorava la sua guarigione,
giorno dopo giorno; nonostante tutto questo Bill non migliorava.
Meditava. Quante migliaia di guarigioni e miracoli aveva visto nelle
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sue riunioni? Il Signore li aveva guariti; perché non avrebbe voluto
guarire anche lui? Non gli sembrava giusto.
Alla fine, Bill comprese la risposta, – il Signore stava insegnandogli
qualcosa d’essenziale. Quando Bill riesaminò gli ultimi due anni del
suo ministero, si vergognò di come si era spinto oltre il limite del
buon senso. Jonesboro era l’estremo esempio, dove era stato dietro al
pulpito per otto giorni e notti di seguito a pregare per gli ammalati.
Ma soprattutto, facendosi del male da solo tenendo abitualmente le
line di preghiera fino all’una o due di mattina. In realtà, aveva
sospettato che nell’insieme stava facendo un errore; ma nel suo cuore
simpatizzava con tutte quelle persone che stavano male, sapendo che
per molte di loro, la vita o la morte era imperniata sulle sue
preghiere. Quindi lui andava avanti, – avanti, avanti e avanti. Ora lui
stava pagandone il prezzo.
Lo aveva fatto per se stesso e ora Dio voleva fargli imparare la
lezione. Bill comprese che solo perché Dio gli aveva dato un dono di
guarigione, non significava che Dio pretendesse che l’intero onere
fosse sulle sue spalle. Egli lesse in Esodo 19, come a Mosè fu
affidata la cura di 2.000.000 d’Israeliti nel deserto del Sinai,
logorandosi ed esaurendosi, cercando di gestire i problemi della
gente da se stesso. Jethro, suo suocero, esortò Mosè a dividere il
carico di lavoro tra gli altri uomini capaci nel campo. In Numeri, al
capitolo 11, Bill lesse di come Dio prese lo Spirito che era su Mosè e
lo sparse tra i 70 anziani, in modo che potessero aiutare Mosè a
portare il carico.
Mentre Bill sfogliava l’ultimo numero di “La Voce della
Guarigione”, si meravigliò vedendo quanti uomini e donne
conducevano ora le campagne di guarigione attraverso gli Stati Uniti
e il Canada – William Freeman, Oral Roberts, Jack Coe, Tommy
Osborn, AA Allen, WV Grant, e molti altri ancora. Alcune di queste
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persone le aveva conosciute personalmente, perché erano state
presenti nelle sue riunioni e le aveva salutate personalmente. Come
Tommy Osborn, un giovane ministro, che era a Portland, Oregon,
alla riunione, quando il folle aveva minacciato di rompere ogni osso
del corpo di Bill. Ma non era stato il vedere quel massiccio uomo di
113, chilogrammi cadere a terra inconscio che ispirò il giovane
Osborn, ma fu guardando Bill imporre le sue mani su una ragazza
sordomuta e dire tranquillamente: "Tu spirito sordomuto, io ti ordino
nel Nome di Gesù, lascia la ragazza". Quando Bill schioccò le sue
dita, la ragazza poteva sentire. Poi lei parlò. Innescò un fuoco
nell'anima di Tommy Osborn che lanciò il suo proprio ministero
indipendente– un ministero che ora infiammava un percorso di
salvezza e di guarigione attraverso il territorio del diavolo,
accendendo i cuori alla fede in Cristo.
Un altro nome che Bill aveva riconosciuto era Oral Roberts. Bill
incontrò per la prima volta questo giovane uomo la estate scorsa in
Tulsa, Oklahoma. A quel tempo il trentaduenne Roberts aveva
appena iniziato il suo ministero indipendente di liberazione e aveva
ancora dubbi in merito alla direzione che doveva prendere. Dopo
aver frequentato una delle riunioni di Bill e testimoniato del potere di
guarigione di Gesù Cristo, Oral Roberts decise che doveva
enfatizzare la guarigione divina anche nel suo ministero. Bill
incontrò Oral Roberts di nuovo in Kansas City in primavera e rimase
entusiasmato di quanto l’uomo era maturato in dieci mesi. Roberts
ora irradiava fiducia e capacità nel dirigere. A causa della naturale
predisposizione di questo giovane uomo d’intrattenere il pubblico, il
suo ministero si espandeva ogni mese di più. Roberts aveva anche
capacità per gli affari. Per ridurre l’ammontare delle spese delle sue
campagne, comprò una tenda propria. Per di più, trasmetteva un
proprio programma radiofonico e stampò il suo periodico chiamato
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Acque di Guarigione. Queste due iniziative aumentarono la sua sfera
d'influenza ed ampliarono la base del suo sostegno finanziario.
Entusiasmato dalla sincerità ed iniziativa di Oral Roberts, Bill ricavò
conforto nel sapere che aveva influenzato questo giovane, disinvolto
predicatore. Infatti, attraverso l’impaginazione della “Voce della
Guarigione” Bill realizzò che il suo ministero aveva influenzato
ognuno di questi uomini e donne, sia direttamente che
indirettamente. Quando aveva iniziato nel 1946, nessun altro
ministro in America teneva grandi campagne e predicava la
guarigione Divina. Ora sembrava che ce ne fossero ovunque –
ognuno predicava una variazione sul soggetto di Bill che Gesù Cristo
è lo stesso, ieri, oggi e per sempre. Ciò non avrebbe dovuto
sorprenderlo. Non era ciò che l’angelo del Signore gli aveva detto
nella caverna? “Tu sei mandato per portare un dono di guarigione
Divina alle persone del mondo”. “In quel tempo Bill aveva
immaginato che fosse tenuto a portare personalmente il dono. Ora lui
poteva vedere che era solamente la scintilla di un risveglio mondiale.
I suoi 24 mesi di ministero avevano acceso un santo fuoco in
migliaia di cuori e ora il vento dello Spirito Santo stava ventilando
fiamme di risveglio in ogni direzione.
Significava che Dio aveva finito con lui? No, non poteva essere.
L’angelo aveva detto che gli avrebbe dato due segni per dimostrare
che era stato inviato da Dio.
Finora ne aveva visto uno solo – il segno nella mano. E per quanto
riguardava il secondo segno? L’angelo gli disse che se sarebbe stato
sincero, sarebbe stato in grado di conoscere i segreti del cuore delle
persone. Bill non aveva alcuna idea di ciò che volesse significare, ma
sapeva che non era ancora accaduto. Nemmeno era stata adempiuta
la visione del ragazzo risuscitato dai morti. Certamente Dio non
aveva ancora terminato con lui, a meno che – egli aveva pregato che
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ciò non fosse vero – che non avesse interrotto il piano di Dio nella
sua vita, sciupando la sua energia.
Il 15 Settembre 1948, Bill visitò la clinica Mayo di Rochester,
Minnesota, sperando che i medici potessero aiutarlo. Per tre giorni
un’equipe di specialisti lo sottoposero ad ogni possibile prova che
avrebbe potuto dare un indizio.
L’ultima mattina a Rochester, Bill si svegliò ansioso. In poche ore
sarebbe stato dimesso e avrebbe ricevuto la relazione finale della sua
condizione. C’era qualche speranza? Oppure era finita per lui?
Sedette sul bordo del letto e pregò: “Caro Gesù, persone con ogni
tipo d’esaurimento nervoso sono venute nelle mie riunioni e Tu le
guaristi. Perché non mi vuoi guarire? In questi anni mi hai mostrato
visioni di guarigioni d’altre persone, ma non mi hai mai mostrato una
visione su di me. Sono stato afflitto da questo nervosismo sin da
quando ero bambino. Non mi è rimasta alcuna forza, Mi sembra che
non riesco a credere alla Tua parola per la mia guarigione. Che cosa
ne sarà di me”?
Non appena ebbe finito di pregare, si sentì entrare in una visione. La
stanza svanì. Gli sembrava di essere in una cavità boscosa. Di fronte
a lui vide un ragazzo di sette anni, in piedi accanto al vecchio tronco
di un albero morto. Dove aveva visto prima quella faccia?
Improvvisamente lo riconobbe – il ragazzo assomigliava a lui stesso,
quando aveva quest'età. Perché era lui!
All’improvviso Bill notò una forma pelosa infilarsi in un buco del
tronco. Bill disse al ragazzo: “Ti mostrerò come tirar fuori quello
scoiattolo”. Tirò su un bastone e picchiettò su e giù per il tronco.
Questo era un vecchio trucco dei cacciatori per stanare gli scoiattoli
dai buchi dei tronchi. Funzionò anche ora, ma la creatura che uscì
fuori da questo buco sembrava più una donnola, anche se non
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precisamente uguale. Aveva un corpo lungo, sottile, nero, una
piccola testa e piccoli occhi neri e tondi. Sembrava feroce e cattiva.
“Attento”, Bill avvertì il ragazzo: “Non avvicinarti a quel vecchio
tronco. Non puoi sapere quanto possa essere pericoloso
quell’essere”. Bill si girò per vedere se il ragazzo prestasse
attenzione al suo avvertimento. Il ragazzo – lui stesso come ragazzo
– non era più lì.
Bill si girò di nuovo verso l’albero. L’animale ringhiò, tendendo il
suo corpo come se volesse attaccarlo. Bill non aveva il fucile; tutto
quello che aveva per difendersi era un piccolo coltello da cacciatore
appeso alla cintura. Con apprensione pensò: “Se quello scoiattolo mi
attacca, non mi servirà a molto. Qui sono veramente indifeso”.
Dietro di lui alla sua destra sentì l'angelo del Signore dire: "È lungo
solo 15 centimetri”. Bill raggiunse il suo coltello. Prima che potesse
togliere la lama dal fodero, la creatura spiccò un salto, posandosi
sulle sue spalle. Bill cercò di colpirlo, ma “Lo scoiattolo”, fu più
agile. Si slanciò da una spalla all’altra così veloce che Bill non riuscì
nemmeno a scalfirlo. Bill aprì la bocca per dire qualcosa. Veloce
come un proiettile, l’animale s’infilò nella sua bocca e scese giù nella
gola. Bill lo sentiva girarsi intorno per lo stomaco, lacerandolo a
pezzi. Alzando le mani, Bill gridò:
“Oh, Dio, abbi misericordia”.
Come uscì dalla visione, sentì la voce dell’angelo ripetere quella
frase enigmatica: “È lungo solo 15 centimetri”. Scosso, Bill crollò
indietro sul letto. Meda lo scosse ma non si svegliò. Per lungo tempo
stette coricato là, considerando la visione. Quello strano scoiattolo
doveva riferirsi alla sua condizione nervosa che attaccava il suo
stomaco con una tale forza che gli sembrava di morire ma cosa
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rappresentava quel ragazzo di sette anni? Bill si ricordò che aveva
sette anni, quando la prima volta il nervosismo lo colpì. Sette –
quell’era l’età in cui egli comprese quante cose erano sbagliate nella
sua vita – suo padre beveva; la sua famiglia era povera; lui era un
disadattato a scuola; e prima di tutto, vedeva cose che le altre
persone non potevano vedere. Non c’è da meravigliarsi se era
diventato nervoso e triste. Questa visione cominciava ad avere un
senso.
Improvvisamente vide un esempio. Questa condizione nervosa
ritornava con regolarità ogni sette anni. Lo colpì per la seconda volta,
quando aveva 14 anni, dopo che suo cugino gli sparò
accidentalmente alle gambe con il fucile. Durante quell’inverno,
costretto a letto, soffrì di depressione per mesi. Circa sette anni dopo,
la fuoriuscita di gas da una conduttura lo investì scatenandogli un
grave problema allo stomaco che lo portò vicino alla morte. Per
cinque mesi visse di succo di prugne e zuppa d’orzo. Sarebbe morto
di fame se il Signore non lo avesse guarito. Sette anni dopo morirono
Sharon Rose e Hope. Quella tragedia lo devastò, lasciandolo con i
nervi a pezzi tanto che tentò il suicidio. Lentamente il Signore Gesù
lo ristabilì. Durante gli anni successivi i suoi nervi rimasero saldi,
infastidendolo non più di quanto potesse essere considerato normale.
Poi venne la commissione dell’angelo e per gli ultimi due anni, Bill
si spinse oltre il limite della sua resistenza. Alla fine il suo corpo si
ribellò, sprofondandolo in quest’inferno d’esaurimento nervoso.
Sempre pensando alla visione, considerava il piccolo coltello.
Durante quest’ultima settimana di test, un medico gli aveva suggerito
una possibile cura, tagliando alcuni nervi nel suo stomaco. Il coltello
di questa visione doveva rappresentare il bisturi del chirurgo,
mostrandogli che l’operazione sarebbe stata inutile contro questo
nemico.
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Che n’era delle parole dell’angelo “Ricorda, è lungo solo 6 inches ”?
Significava che avrebbe sofferto con questo disturbo allo stomaco
per solo sei mesi? Se questo era vero, allora Dio stava per guarirlo,
perché erano circa sei mesi da che questo episodio di malattia era
cominciato. Il suo spirito s’innalzò in speranza. Poi un determinato
pensiero lo abbatté. Nulla nella visione indicava che lo strano
scoiattolo fosse morto. Forse significava che il problema sarebbe
ritornato fra sette anni? Egli avrebbe dovuto subire periodicamente
questi attacchi per il resto della sua vita? Oh, se solo avesse potuto
vedere una visione dove lo scoiattolo sarebbe morto, allora avrebbe
saputo che tutto era finito!
Un paio d’ore più tardi Bill era seduto in un ufficio, presso la clinica
Mayo, ascoltando attentamente un anziano medico che gli spiegava i
risultati delle analisi. “Giovanotto, mi spiace dirle questo, ma la sua
condizione è ereditata. Come molti irlandesi, suo padre amava il
whiskey. Vostra madre è metà indiana e sappiamo che gli indiani non
tollerano l’alcool. Mescolando questi due tipi di geni vi hanno dato
questa condizione nervosa. Lei non guarirà mai. I suoi nervi
influenzano lo stomaco e questo causa che il cibo venga rigettato.
Non vi è alcuna cura per questo, finora; non c’è nulla che possiamo
fare. Avrete questo problema per il resto della vostra vita”.
Quando Bill ritornò a Jeffersonville, sua mamma venne a fargli visita
per sapere cosa gli avevano detto i dottori della clinica. Bill
considerò con attenzione: “Sarei proprio un uomo disperato se il
Signore non mi avesse dato una speranza in quella visione”.
Ella Branham annuì; “Billy, è interessante che hai avuto la visione di
giovedì mattina, perché quella stessa mattina di buon ora, ho avuto
un strano sogno su di te”.
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Bill sapeva che sua madre non sognava quasi mai; ma in quelle
poche occasioni in cui sognava, il suo sogno aveva sempre un
significato spirituale, come ad esempio quella volta, dopo la
conversione di Bill, quando lo vide in sogno su di una nube bianca
che predicava a tutto il mondo.
Ella continuò: “Ho sognato che giacevi ammalato sulla veranda,
quasi morto, per i tuoi problemi di stomaco, come al solito. Stavi
costruendo una casa su di una collina in Occidente. Poi vidi”–
“Mamma”, interruppe Bill, permettimi di terminarlo. Dopo avermi
visto disteso ammalato, hai visto sei colombe bianche venire giù dal
cielo formando la lettera 'S'. Esse atterrarono sul mio petto. Quella
più vicina alla mia testa tubava e si strofinava la testa contro la mia
guancia, come se volesse dirmi qualcosa. Sembrava dispiaciuta. Poi
io gridai, “Lode al Signore”, proprio prima che tu ti svegliassi”.
“È vero. Come fai a saperlo”?
"Mamma, lo sai che ogni volta che qualcuno mi dice un sogno che
ha un significato spirituale, il Signore mi mostra lo stesso sogno con
l'interpretazione. Ciò corrisponde alla Bibbia. Ricordi quando il re
Nabucodonosor fu turbato da un incubo e voleva sapere che cosa
significasse? Il problema era che non poteva ricordare qual era
l'incubo. Così il Signore mostrò a Daniele lo stesso sogno e Daniele
lo ricordò al re, ciò dimostrò a Nabucodonosor che l'interpretazione
di Danie1e veniva da Dio.
“Dunque, Billy, che cosa significa il mio sogno”?
“Il Signore ti ha dato questo sogno al tempo stesso che Egli mi ha
dato la visione. Essi sono collegati. Lo strano scoiattolo rappresenta
la mia condizione nervosa che viene su me all’incirca ogni sette anni.
L’animale che mi ha attaccato era lungo sei centimetri, E hai visto
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sei colombe. Ciò significa che dopo ogni ciclo di disturbo allo
stomaco guarirò ... per un po’. Per la Bibbia, sei è un numero
incompleto. Dio è completo nel sette. Qualche giorno vedrò quello
strano scoiattolo morire; poi, vedrò una settima colomba e la
battaglia sarà finita”.
Due giorni dopo Bill era seduto sul suo portico, leggendo un libro di
Fred Bosworth intitolato, “Confessione cristiana”. Messo giù il libro,
raccolse la Bibbia e l’aprì a caso. Le pagine si aprirono in Giosuè al
capitolo 1. Bill lesse: “Solo sii molto forte e coraggioso... perché il
SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai”.
Improvvisamente conobbe che questa doveva essere la sua
confessione. Poi sentì una voce interiore sussurrare, “Io sono il
Signore che ti guarisce”. Felice, Bill ritornò in casa e abbracciò la
moglie, dicendo: “Tesoro, Dio mi ha appena guarito”!