6 nov 2015

Capitolo 40 La grande prova 1947

Nel Novembre 1947, William Branham cominciò il suo giro sulla
costa nordovest del Pacifico con una campagna di guarigione di
quattro giorni in Vancouver, Columbia britannica. La cooperazione
fra i ministri locali oltrepassò qualsiasi cosa che Vancouver avesse
mai visto tra le chiese denominazionali. Ogni sera il grande auditorio
civico era gremito. Sera dopo sera i servizi di guarigione furono
straordinari. Un evangelista locale, Ern Baxter fu entusiasta, così
come pure Jack Moore e Gordon Lindsay che cancellarono tutti i
loro impegni in modo da poter seguire le campagne di Branham da
città in città.
Poi Bill si fermò a Portland, Oregon. Come in Vancouver, centinaia
di ministri locali cooperarono per una buona riuscita alle riunioni in
Portland. Alla prima sera 7.000 persone passarono attraverso le porte
dell’auditorio, prima che il maresciallo dei vigili del fuoco ordinasse
di chiudere le porte. Migliaia di persone rimasero fuori.
Alla terza sera della campagna di Bill in Portland, Satana tentò di
distruggerlo. Gordon Lindsay dirigeva tutti nel coro preferito di Bill
“Solo credi, solo credi, tutto è possibile, solo credi”, – Bill salì sulla
piattaforma. Dopo aver salutato il pubblico, li incoraggiò a credere in
Dio per la guarigione e i miracoli. Mentre parlava, notò un grande
uomo in abito grigio che camminava animatamente per il corridoio
centrale procedendo verso la pedana. Quando quest’uomo salì i
gradini del palco, Bill pensò che dovesse essere un usciere che
portava un’importante comunicazione. Forse qualcuno era svenuto o
aveva avuto un attacco cardiaco ed aveva bisogno di una preghiera.
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Quando l’uomo arrivò sul palco, Bill potè vedere che c’era
qualcos’altro che non andava...
Il grande uomo si fermò. I suoi occhi roteavano selvaggiamente
avanti e indietro, guardando prima all’auditorio affollato, poi ai 300
ministri seduti sul palco. Alla fine si concentrò sul piccolo
predicatore dietro al pulpito. L’uomo aggrottò le ciglia. Muoveva la
mascella avanti e indietro, stridendo i denti. Entrambi i pugni chiusi
rabbiosamente come se volesse usarli. Avanzò pesantemente,
ringhiando: “Tu ipocrita. Tu serpente nell’erba ti farò vedere io
quanto sei uomo di Dio, ti spezzerò ogni osso del tuo piccolo corpo
mingherlino”.
Senza dire una parola, Bill si girò per affrontare la minaccia. Il
grande uomo sembrava ben disposto ad eseguire la sua minaccia. Era
alto circa 2 m. e pesava almeno 110 – 120 chilogrammi. In contrasto,
il peso di Bill era sceso a 53 chilogrammi. Il braccio di quest’uomo
selvaggio sembrava più largo della coscia di Bill.
Lentamente l’uomo si avvicinò. Due poliziotti uscirono dalla folla
per fermarlo, ma Bill, ignorando la sua paura, li fermò dicendo:
“Questo non è un affare tra carne e sangue. È tra le potenze
spirituali”.
Di malavoglia i due ufficiali indietreggiarono guardando, mentre il
maniaco continuava il suo lento, deciso ritmo. L’uomo ringhiò:
“Impostore, che ti fai passare per servitore di Dio. Io farò vedere a
queste persone che non sei altro che un bugiardo. Ti butterò giù a
calci in mezzo a loro.
Il grande uomo avanzò fermandosi a 2 metri da Bill. Era così alto che
Bill doveva guardare in su per vedere la sua faccia. Silenziosamente
Bill pregò: “Caro Dio, l’unica speranza che io ho, è in Te”.
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Lui sentì un suono familiare come di un vento impetuoso,
whoossssh, poi sentì la presenza dell’angelo del Signore avvicinarsi.
Immediatamente la paura di Bill svanì, sostituita da un profondo
amore.
Il maniaco ripeté la sua minaccia: “Tu ingannatore, io ti romperò
ogni osso del tuo fragile, piccolo corpo”. I muscoli fletterono, mentre
i suoi pugni si strinsero.
Bill pensò: “Povero individuo, è fuori di mente. Non sa quello che
sta facendo”. Poi Bill aprì la bocca, volendo dire: “Io non lo farei,
amico”, ma le parole che vennero fuori dalla sua bocca furono
diverse. Senza volerlo, Bill disse: «Così dice il Signore». “Poiché tu
hai sfidato lo Spirito di Dio, questa sera tu cadrai ai miei piedi,
inchinato al Nome del Signore Gesù Cristo”.
Il grosso uomo sputò direttamente in faccia a Bill un grosso grumo di
saliva e muco. Quindi ringhiò: “Tu grosso ipocrita, ti farò vedere io
su quali piedi cadrò”. Face un passo avanti, tirò indietro un pugno,
pronto per colpire.
Sommessamente Bill disse: “Satana, esci da quest’uomo”.
Il braccio del maniaco, tirato indietro pronto per colpire, rimase
rigido come una statua. I suoi occhi si gonfiarono, la bocca si aprì e
la sua lingua si scuoteva senza controllo. Piagnucolò come un cane
frustato mentre i suoi occhi rotolavano indietro nelle orbite e
precipitò a terra inconscio. La sua testa si abbatté sulle scarpe di Bill,
mentre allo stesso tempo un braccio si avviluppò dietro ai piedi di
Bill così strettamente che non poteva più muoversi.
Entrambi i poliziotti corsero avanti e s’inginocchiarono vicino
all’uomo inconscio. Un poliziotto alzò lo sguardo e chiese: “Cos’è
successo? È morto”?
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“No”, rispose Bill. “Era Dio che mostrava la Sua potenza a quel
diavolo per farlo chinare davanti a Lui, ciò è tutto”.
“Ritornerà a posto – qui su? Il poliziotto indicò la sua testa.
“No, signore”, rispose Bill. “Se lui fosse disposto a rinunciare a
quello spirito, esso non ritornerebbe. Ma lui pensa di aver ragione.
Adora quello spirito, così lo prenderà di nuovo. Lo togliereste dai
miei piedi”?
Gli ufficiali sciolsero la presa del braccio dell’uomo e lo trascinarono
indietro. Altri uomini li aiutarono a portarlo via dal palco. Prima di
andare via, uno dei poliziotti disse: “Io conosco quest’uomo, so chi è.
Lui ha avuto molti contrasti con la legge per aver disturbato i servizi
religiosi. Fu messo in un istituto ma scappò. Noi abbiamo un
mandato per il suo arresto. Proprio ieri ruppe la mascella di un uomo,
lo colpì così sodo che lo sbatté fuori nella strada. Sembra che questa
sera finalmente abbia incontrato il suo degno avversario”.
Ritornando al pulpito, Bill si rivolse al pubblico. “Come
potete vedere, il nostro Padre Celeste ha tutta la potenza in cielo e in
terra”… Un uomo ammalato, steso sulla barella vicino alla
piattaforma, gridò: “Si, è vero! Lui mi ha guarito”! – e saltò fuori
dalla barella. Dall’altra pare dell’edificio un uomo appoggiato alle
stampelle gridò, “Egli ha guarito anche me”! Gettò da parte le grucce
e corse giù per la navata su due buone gambe. Un uomo balzò fuori
dalla sedia a rotelle gridando: “ Anch’io”! Da quel momento la
potenza di Dio divampò attraverso l’edificio, toccando ogni cuore
aumentando la fede per credere alla guarigione o ad un miracolo
dell’Onnipotente.
Il giro turbinoso di Bill attraverso il Nordovest del Pacifico fini in
Ashland, Oregon, 15 giorni dopo. Gordon Lindsay scrisse al
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riguardo, dicendo: “Nei 14 giorni di riunioni, con solo una piccola
pubblicità sui giornali, circa 70.000 persone udirono il Vangelo di
guarigione, e minimo 1.000 di loro erano ministri”.
Alla fine di novembre del 1947, Bill volò a Phoenix, Arizona, per
tenere tre riunioni, il venerdì, il sabato e la domenica sera. Una volta
in Phoenix, Bill venne a sapere che i ministri organizzatori,
impressionati dalle notizie di Calgary, avevano programmato una
loro "Linea dei miracoli" per la domenica sera. Avendola già fatta
una volta, Bill si sentiva tranquillo nel rifarla nuovamente.
Un’ora prima che cominciasse il servizio del venerdì sera, Bill stava
pregando in una piccola stanza dietro il palco, quando
improvvisamente l’angelo del Signore gli apparve. Come sempre,
l’angelo aveva le sue mani incrociate sul petto, e sopra di lui
circolava quel fuoco soprannaturale. L’angelo era fermo e non
parlava. La sua faccia di solito era austera, ma questa volta era
corrucciata e minacciosa. Spaventato, Bill gridò di paura crollando
con la faccia a terra. Udendo quel grido, Gordon Lindsay si precipitò
nella stanza per vedere cosa stesse succedendo. Istantaneamente,
l’angelo svanì come un vapore e sparì.
Per i due giorni seguenti Bill fu inquieto a motivo di quella visita.
Come mai non aveva visto l’angelo negli ultimi sette mesi? Perché
l’angelo era apparso ora? E perché l’angelo non aveva parlato? Era
arrabbiato? Bill non poteva dimenticare l'espressione minacciosa
dell'angelo.
Ogni sera, in Phoenix, Bill predicò per mezz’ora prima di chiamare
la linea di preghiera. Il suo soggetto era sui figli d’Israele nel deserto,
in cammino verso la Terra Promessa. La domenica sera con la folla
ansiosa che aspettava di vedere la “Linea dei miracoli”, Bill prese il
suo testo da Numeri al capitolo 22, dove Dio disse al falso profeta
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Balaam di non andare con il principe Balak a maledire Israele.
Balaam continuò a chiedere a Dio se poteva andare lo stesso, finché
Dio gli disse che poteva. Poi l’angelo del Signore incontrò Balaam
sulla via e lo avrebbe ucciso se la sua asina non gli avesse salvato la
vita tre volte, spostandosi di lato.
Mentre Bill condannava Balaam per aver disobbedito al primo ordine
di Dio, gli venne in mente all’improvviso di essere colpevole della
medesima colpa. Non gli aveva già detto Dio che metteva troppa
enfasi sui miracoli? Poteva essere per questo che l’angelo gli era
apparso due sere prima? Era per avvertirlo che stava disobbedendo al
Signore permettendo di continuare queste “Linee dei miracoli”? Bill
si sentì indebolire dentro, pensò che le ginocchia potessero piegarsi.
Aggrappandosi al pulpito, cercò di continuare il suo sermone, ma la
sua coscienza colpevole lo condannava così tanto che dovette
fermarsi.
Mentre la "Linea dei miracoli" si formava lungo il corridoio da un
lato della chiesa, Bill pregò silenziosamente, "Padre Celeste, se io ho
sbagliato e non è la Tua Divina volontà di concentrarmi sui miracoli,
per favore mostramelo chiaramente. Se qualche persona che passa la
linea questa sera non sarà guarita, allora saprò che sono fuori della
Tua volontà, e mai più lascerò a chiunque di portare prima i casi
peggiori o formare un'altra" «Linea dei miracoli».
Una madre con la figlia salirono per prime. Bill chiese alla ragazzina
dove viveva, ma lei non rispose. “È dura di orecchi”, spiegò la
madre. “Per questo l’ho portata questa sera”. Alzando la voce, Bill
chiese di nuovo alla ragazza dove viveva. Questa volta la ragazza
rispose, “California”.
Afferrando la mano destra della ragazza, Bill sentì il formicolio delle
vibrazioni nella sua mano sinistra. Lei ha avuto un’infezione che le
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ha rotto il timpano, o un’escrescenza impedisce la funzione
dell’orecchio, perché le vibrazioni indicavano che in qualche modo
una vita demoniaca stava causando il problema. Quando Bill sgridò
il diavolo nel Nome di Gesù Cristo, le vibrazioni cessarono.
Lasciando la mano, Bill disse: “La ragazza è guarita”. Poi provò a
parlare con lei. Ma lei non rispose. Ciò era strano. Bill alzò la voce
ma nessuna replica. Egli dovette battere le mani insieme tre volte
prima che lei finalmente accennasse col capo che poteva sentirlo.
Invece di sentire meglio, sembrava sentisse peggio. Allarmato, Bill
prese di nuovo la mano di lei. Le vibrazioni pulsavano, più forte di
prima.
Per la seconda volta Bill scacciò il diavolo nel Nome del Signore
Gesù Cristo. Sembrò andare via più restio della prima volta, Bill
constatò che era andato via perché la mano si sgonfiò e le vibrazioni
cessarono. Ma appena provò a parlare con lei (teneva ancora il suo
polso) la sua mano si gonfiò di nuovo e le vibrazioni tornarono più
forti che mai. Peggio di tutto, lei ora non sentiva niente, non
importava quanto forte Bill gridasse. Questa sfortunata ragazza da
dura d’orecchi era diventata completamente sorda! Scosso e confuso,
non sapeva che altro fare eccetto che lasciar stare la ragazza e
proseguire con un altro caso. Prossimo nella linea venne un uomo
anziano il quale disse che anche lui era duro di orecchi. Bill disse a
voce alta: “Signore, lei crede”, l’uomo fece cenno di si con il capo e
chinò la testa. Bill prese la mano dell’uomo. Non c’era nessuna
vibrazione, ciò significava che il suo problema non era causato da un
demone – probabilmente erano solo dei nervi morti. Dopo la
preghiera per la guarigione nel Nome di Gesù, Bill chiese con voce
normale, “Ora signore, può sentirmi”? L’uomo, che aveva ancora la
testa chinata e gli occhi chiusi, non rispose. Bill alzò la voce e chiese
di nuovo. Ancora nessuna risposta. Bill batté le mani più forte che
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potè. L’uomo non si mosse. Anche lui era diventato completamente
sordo!
Con il terrore che lo invadeva. Bill capì che il dono di guarigione non
stava operando come il solito. Cosa poteva fare da se stesso? Senza
la presenza dell’angelo del Signore accanto a lui sulla pedana, lui era
senza aiuto come qualsiasi altro. Era come Si sentiva Sansone dopo
che Dalila gli aveva tagliato i capelli e lo lasciò debole ed indifeso di
fronte ai Filistei? Davanti a quella folla ansiosa, Bill si sentì
sciocco... e vergognoso... e condannato. L’unica cosa che poteva fare
ora era di confessare il suo peccato al pubblico e chiudere il servizio.
Quella notte Bill non potè dormire. Nel buio si tormentò per la sua
follia. Come aveva potuto mai essere così sfacciato da aver sfidato le
persone: “Portatemi il vostro peggior caso ed io vi garantisco che
Gesù Cristo compirà un miracolo davanti ai vostri occhi”? Gesù non
aveva mai fatto una tale sfida. Infatti, la Bibbia dice che Gesù non
potè fare nessuna grande opera a motivo dell’incredulità della gente.
Se ciò era così per il Figlio di Dio, che ne sarebbe dei Suoi seguaci?
Ora Bill comprese com’era stato antiscritturale nell’asserire che tutti
potessero essere guariti, sia che quella persona credesse oppure no.
Veramente, egli aveva cessato di fare quella sfida, dopo
l’avvertimento dell’angelo a Vandalia, Illinois; ma però aveva
permesso ai suoi cooperatori di mettere i casi peggiori all’inizio della
linea di preghiera, così che l’assemblea potesse vedere compiersi i
miracoli all’inizio di ogni servizio. Inoltre aveva permesso loro di
formare le loro così chiamate “Linee dei miracoli”. Bill non aveva
obiettato perché sapeva che Dio poteva guarire ognuno da qualsiasi
cosa. Ma proprio perché Dio può fare qualcosa, non significa che sia
la Sua volontà di farlo. L’apparizione dell’angelo dello scorso
venerdì sera era stato il secondo avvertimento.
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Bill, aveva sempre condannato Balaam così duramente e era nella
stessa sua condizione! Balaam aveva disobbedito a Dio a motivo
dell’amore per il denaro. Nel caso di Bill, egli sapeva che non era
l’amore per il denaro che l’aveva spinto a disobbedire; era la sua
comprensione per le persone. Non importa qual è la ragione, è
sempre sbagliato disobbedire al Signore.
La mattina, con lo sguardo annebbiato e scoraggiato, Bill s’imbarcò
sull'aereo per il suo prossimo appuntamento in Long Beach,
California. I suoi pensieri ancora lo tormentavano e lo palesava.
L'hostess venne giù per il corridoio e gli chiese: "Cosa c'è che non
va, signore"? Lui non potè rispondere. Come aveva fatto a capirlo?
Perché aveva mancato di obbedire al Signore, Bill ora temeva che
Dio gli avesse tolto il dono di guarigione.
Quando Bill atterrò in Long Beach, alcuni ministri lo portarono di
corsa nella sua camera dell’albergo. Non ci volle molto a questi
uomini di percepire la sua tristezza. Bill condivise con loro il suo
peso insopportabile e la sua preoccupazione.
Uno di questi ministri era Ern Baxter che ora si trovava nella
particolare posizione di incoraggiare l’uomo per il quale era venuto
da lontano per vederlo. “Fratello Branham, io posso assicurarti che il
«dono di guarigione» non se n’è andato da te. Romani 2: 29 dice che
i doni e le chiamate di Dio sono senza pentimento', significa che non
sono basati sulle nostre azioni. Dio non sarebbe fedele se riprendesse
il dono. Non puoi perderlo. Sansone dormì tutta la notte con una
prostituta, ma la sua forza non lo lasciò. Il giorno seguente strappò
via le porte della città e le portò in cima al monte. E anche sebbene i
Filistei tagliarono i capelli di Sansone e la sua forza lo lasciò per un
periodo, i suoi capelli ricrebbero e la sua forza ritornò. Ricordi come
Mosè colpì la roccia quando Dio gli disse solo di parlare ad essa? Le
acque fluirono ugualmente. Fratello Branham, qualsiasi errore hai
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fatto, su quelli Dio tratterrà con te personalmente; ma il "dono di
guarigione è sempre lì".
Gli argomenti di Baxter sembravano buoni ma in ogni modo Bill
aveva difficoltà nel credere che si applicassero a lui. Si sentiva così
vuoto, così solo, completamente abbandonato da Dio. Era l’inferno
in terra. Come poteva sopportarlo? Come poteva vivere, sapendo di
aver mancato verso Dio così miserabilmente? C’era un solo modo
per sapere se era condannato o no. Ed era d’aspettare di finire il
prossimo servizio di guarigione come programmato. La campagna di
Long Beach era stabilita incominciando da mercoledì 3 Dicembre
per 3 sere consecutive. Mercoledì sera in chiesa Bill spiegò al
pubblico come aveva disubbidito al Signore, enfatizzando sui
miracoli di guarigione. Disse loro che non era sicuro se il dono di
guarigione fosse ancora con lui o no, ma che presto lo avrebbe
scoperto. Mentre stava chiamando la linea di preghiera, il sudore
inumidiva i suoi palmi e gli bagnava il colletto, ed un nodo gli
stringeva lo stomaco.
Una donna si avvicinò con una ragazza di dieci anni al suo fianco. I
nervi di Bill si tesero per l’aspettazione mentre prendeva la mano
destra della ragazza nella sua sinistra. Le vibrazioni lo colpirono
forte e distintamente, intorpidendo la sua mano come una scossa
elettrica, fremendo sul suo braccio fino al cuore. Bill si sentì
sollevato. Almeno questa parte del dono era ancora operante. La
domanda rimase: avrebbe Dio onorato la sua preghiera per questa
ragazza bisognosa? Bill studiò il modello delle pustole bianche sul
dorso della sua mano gonfia. “La ragazza è sia sorda che muta”,
disse: “E lei ha anche la tubercolosi. Tutti pieghino la testa e
preghino con me”. Sommessamente Bill pregò: Caro Gesù”, per
favore perdonami per la mia stupidità. Per favore non permettere che
i miei errori impediscano la guarigione di questa ragazza”. Poi,
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raccogliendo tutto il suo coraggio, affermò: “Tu, spirito sordomuto e
demone della tubercolosi, esci da questa ragazza nel Nome di Gesù
Cristo”.
Questa era la vera prova. Bill trattenne il respiro. Sì, si stava
verificando! Con grande sollievo e gioia di Bill, le vibrazioni si
fermarono e il gonfiore tornò normale. Anche se lui sapeva che la
tubercolosi se n’era andata, il pubblico non poteva vederlo. Così Bill
chiese alla ragazza: “Puoi sentirmi”? I suoi occhi si spalancarono con
eccitazione e lui comprese che lei poteva sentirlo. Bill disse
lentamente, “Amen”. La ragazza provò a ripetere il suono, ma uscì
fuori un suono come “eh-eeee”. Bill disse chiaramente, “Amen”! La
ragazza provò di nuovo, “Eh-zi”. Bill disse, “Papà”. Lei ripeté il
movimento delle labbra con un suono come “paappii”.
La fede sommerse il pubblico come un fuoco al vento. Nelle ore
seguenti, avvennero miracoli e guarigioni ovunque nell’edificio.
L’insegnante di una scuola locale per muti portò nella linea cinque
bambini nati sordomuti. Tutti i cinque bambini ricevettero il loro
udito e la loro favella. Un uomo paralizzato su una barella, guarì.
Molti zoppi lasciarono cadere le loro grucce ed altri saltarono fuori
dalle sedie a rotelle per correre nell’edificio lodando Gesù Cristo.
Pressione alta, glaucomi, asma, ulcere e cancro – ¬ tutto si arrese alla
fede delle persone.
Giovedì sera, quando Bill iniziò la linea di preghiera, un ragazzo
avanzò zoppicando con le gambe legate con delle cinghie ad un
apparecchio ortopedico per la polio. La madre venne con lui e disse,
“Fratello Branham, se lei vuol dire solo una preghiera per lui”.
“Va bene, sorella. Ora Lei non vuole” –
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Lei l’interruppe. “Io non desidero un miracolo. Io desidero che lei
preghi. Posso credere in Dio da me stessa per la guarigione di mio
figlio”.
Con una semplice preghiera, Bill chiese a Gesù Cristo di guarire il
ragazzo storpio. Venerdì sera questo stesso ragazzo venne in chiesa
camminando con la protesi ortopedica penzolante sulle spalle.
Tenendo l’apparecchio alzato per farlo vedere al pubblico, il ragazzo
testimoniò che Gesù opera ancora miracoli.
Quella sera, l’ultima sera di Bill a Long Beach, volle pregare per il
maggior numero di persone possibile. Perciò invece di discernere le
infermità per mezzo del dono nella mano, fece una “linea veloce”,
ove lui offriva una corta preghiera generale, mentre le persone
passavano oltre a lui. In quel modo poté pregare per centinaia di
persone l’ora. Per quanto si muovesse rapidamente, la linea di
preghiera era ancora troppo lunga per un uomo che non aveva avuto
tregua per un anno e mezzo e che non aveva dormito abbastanza da
molti giorni. Dopo avere pregato per circa 3.000 persone, con ancora
un centinaio che aspettavano il loro turno Bill crollò, inconscio.
Sabato mattina, ancora debole e tremante, Bill prese un autobus per
ritornare a Phoenix. Voleva dire alle persone che Dio l’aveva
perdonato. La domenica disse alla chiesa: “L’ultima volta che io fui
su questo pulpito ero un uomo condannato e ho sentito la Sua
Presenza lasciarmi e compresi come ero indifeso senza di Lui. Oggi
la grande prova è terminata. Io gli permetterò di essere per me una
pietra angolare, (invece di una pietra d’inciampo), che m’insegni
meglio le vie del Signore e che io possa vivere più vicino a Lui.
Mentre vivo più vicino a Lui, posso aiutarvi di più, ed essere guidato
dal Suo Spirito. Io voglio ringraziare Dio per avermi ridato il dono di
guarigione e per un miglior successo nel pregare per gli ammalati
(sin dalla penultima domenica), come non succedeva da tanti mesi. È
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ritornato più benedetto della prima volta”. Poi Bill spiegò perché la
sua sfida era sbagliata. “Io feci questa asserzione che non c’era
malattia, non importava quale fosse, che avrebbe potuto opporsi alla
mia preghiera; e nessuna afflizione, indifferentemente da quanto
grave potesse essere, ma sarebbe guarita se io avessi preso tempo per
pregare per quella persona. Mi avete sentito menzionarlo dappertutto.
E quello è anche vero... Ma ero io che lo stavo facendo. Io stavo
togliendolo dalle persone. Anche voi avete qualcosa da fare. Come
quando Gesù disse a Maria e a Marta di togliere via la pietra. Voi
stessi dovete far qualcosa — andate, credete e voi avrete la
guarigione.